2013
L’Uruguay saluta Tahiti e vola in semifinale: 8-0!
Si chiude con l’annunciata goleada dell’Uruguay ai danni della “mascotte” Tahiti l’ultimo turno del girone B della Confederations Cup.
PRIMO TEMPO – Inizia già al secondo minuto la pioggia di gol allo stadio Pernamuco di Recife: angolo di Lodeiro, Scotti spizza per Hernandez che, tutto solo, apre le danze con un colpo di testa. Niente Lugano (squalificato), Suarez, Cavani e Forlan per la Celeste: è foltissimo il turn-over operato dal “maestro” Tabarez per affrontare i dilettanti di Tahiti. Messa la partita in ghiaccio ancora prima di iniziare, la concentrazione del gruppo sudamericano va al contemporaneo confronto tra Spagna e Nigeria, sperando in un agile successo iberico. L’undici di Etaeta, nel frattempo, non sfigura dinanzi i campioni sudamericani: possesso palla più o meno ordinato, dovuto anche ai ritmi bassi del match, condito da qualche errore sparso ad interrompere la debole ma volenterosa trama di gioco. Il secondo squillo del match arriva per un colpo di testa di Gargano, cercato bene da Aguirregaray: la conclusione dell’interista è centrale e ben bloccato dal debuttante Meriel, terzo portiere della rosa. Ci prova ancora Hernandez di tacco ma Meriel dice no. Ancora protagonista l’estremo difensore con una doppia uscita: prima sui piedi di Ramirez e dopo alta su un cross dalla destra. La doppieta del palermitano però arriva già al 24′: lancio, sombrero sull’ultimo difensore e 2-0 servito. Il tris lo firma il felsineo Perez, pronto a ribadire in rete il pallone ribattuto dal palo dopo un bel colpo di testa su inserimento. Il picco di Tahiti arriva al 34′: Lorenzo Hetau arriva in area dopo un’azione insistita, provando un tiro al volo che però finisce centralmente tra le mani di Silva. Nella noia generale, è Chong Ue ad accendere gli animi del Pernambuco con una discesa esaltante, facendo secchi tre difensori avversari: nulla di fatto, però, davanti a Silva. A chiudere la prima frazione arriva la tripletta di Hernandez, servito da un assist al bacio di Gargano.
SECONDO TEMPO – La partita si accende inaspettatamente nella ripresa. Proenca decreta un rigore per l’Uruguay, per un fallo di Avallar su Aguirregaray. Dal dischetto si presenta il veterano Scotti: Meriel non si fa ingannare parando la conclusione del difensore sudamericano, entrando di fatto nella storia della sua Nazionale. L’incubo per Scotti non finisce qui. Sul ribaltamento di fronte è ancora Chong Ue che lo costringe alla seconda ammonizione: scatta il rosso e l’Uruguay si ritrova in 10 uomini. Ancora Meriel protagonista assoluto dopo qualche minuto, con un’uscita alta difettosa ma efficace sulla testa di Hernandez. L’equilibrio tattico si ripristina al 59′, con il secondo giallo rimediato da Ludivion, uscito tra gli applausi del Pernambuco. Arriva al 60′, invece, la cinquina firmata da Lodeiro: Gargano imperversa in area e serve in mezzo, dove Lodeiro devia in maniera decisiva. Il 6-0 nasce dal secondo calcio di rigore per l’Uruguay, scaturito da un fallo di Chong Hue: Hernandez però è letale nell’esecuzione, non lasciando scampo al volenteroso Meriel. L’attaccante rosanero, però, perde l’occasione di segnare la cinquina quando al 79′ si incespica sul pallone davanti al prontissimo Meriel. Occasione che non si fa scappare Suarez che, saltato Vallar, infila agilmente il 7-0. A chiudere i giochi è ancora l’attaccante del Liverpool, fissando il risultato sull’8-0 e superando Forlan nella classifica dei giocatori più prolifici in Nazionale con 35 reti.
TRIPLICE FISCHIO – Al Pernambuco finisce 8-0 per l’Uruguay. Il Tahiti torna a casa con 24 gol sul groppone, ma con l’irraggiungibile soddisfazione di essersi confrontata con squadre del calibro della Spagna, Nigeria e Uruguay. Gli uomini di Tabarez, invece, volano in semifinale, in virtù anche del successo spagnolo sulla Nigeria. Ad attendere Cavani e compagni ecco il Brasile del fenomeno Neymar. Una questione sudamericana.