2013
Esclusiva – AC Prato, Giovarruscio: «Miriamo a formare giovani di qualità per le big»
Fatti gli affari per Del Favero alla Juventus e Toccafondi all’Inter
La Lega Pro subirà delle importanti variazioni a partire dal prossimo anno, con la riduzione a 69 squadre che parteciperanno in Prima e Seconda Divisione nel 2013-2014, per poi arrivare ad una formula a Divisione Unica nel 2014-2015 con tre gironi da 20 squadre. Inoltre, le squadre che disputeranno il prossimo campionato di Prima Divisione, con due gironi per 33 squadre complessive, non retrocederanno in Seconda Divisione. Questo sicuramente favorirà l’inserimento di giovani nelle prime squadre di queste 33 società.
A tal proposito, abbiamo intervistato il capo osservatori del Settore Giovanile dell’AC Prato, Giovanni Giovarruscio, che ci ha parlato un po’ del progetto e di come è strutturato il Settore Giovanile dei toscani:
«Il Prato è strutturato in linea gerarchica con il presidente Toccafondi ed il direttore generale Mario Masini, dopodiché abbiamo la fascia che riguarda il settore giovanile, dove figurano Renato Galli, responsabile organizzativo dell’area tecnica e selezione del Settore Giovanile, io in qualità di capo osservatori del Settore Giovanile, dalla Berretti fino ai più piccoli e i miei collaboratori in ambito di scouting, che sono Tommaso Tombelli, Filippo Nozzoli e Paolo Carzoli».
Com’è nata questa possibilità e questo tuo nuovo ruolo nel mondo del calcio?
«La cosa è nata da una richiesta dell’AC Prato, dove ho iniziato quest’anno come maestro della tecnica; un ruolo molto importante che non tutte le società coprono ancora. Abbiamo fatto un grande lavoro nella fascia dei più piccoli, quindi dai Giovanissimi. Da questa esperienza poi è nata questa opportunità che ha rappresentato per me una nuova avventura in un ruolo affascinante».
Quanto è coinvolta la società e la prima squadra con il Settore Giovanile?
«C’è grande presenza da parte della società in quello che è il lavoro quotidiano con i giovani. Vengono coinvolti anche in esercitazioni con la prima squadra ed il mister Esposito chiede sempre delle relazioni da parte nostra su quelli che sono gli sviluppi del settore giovanile».
Qual è l’obiettivo dell’AC Prato? Formare dei giovani di qualità, per poi magari puntare ad un’eventuale promozione nel campionato cadetto, o rappresentare anche una sorta di ‘serbatoio’ per le big?
«L’obiettivo dell’AC Prato è quello di formare giovani di qualità, in grado di poter fare anche molto presto il salto di qualità in una squadra di primo piano, come Inter, Juventus o Roma. Sono molto felice che non ci sia una tendenza a precludere questo genere di esperienze ai ragazzi da parte della società, che cerca sempre di venire incontro alle esigenze dei giovani e far sì che possano intraprendere la propria carriera».
Con quali società in particolare sono stati stretti dei legami negli ultimi anni?
«I rapporti principali li abbiamo con le squadre che ho citato in precedenza, quindi Inter, Juventus e Roma».
Ci sono dei giovani che lasceranno l’AC Prato durante questa sessione di mercato per approdare ad alatri lidi?
«Sono ormai praticamente concluse le operazioni che porteranno alla Juventus il portiere Mattia Del Favero, classe 1998 dei nostri Giovanissimi Nazionali, ed all’Inter il centrocampista Lapo Toccafondi, classe 1999 [già in prestito lo scorso anno».
Abbiamo detto dell’importanza del lavoro sulla tecnica, ma come sono invece le strutture di una realtà di Lega Pro come l’AC Prato? All’avanguardia?
«Viene curato molto il lavoro con i giovani, è una delle nostre prerogative. Le strutture sono anch’esse di ottimo livello e favoriscono una buona riuscita del nostro lavoro».
Insomma, il sogno è far uscire dal Settore Giovanile il nuovo Diamanti?
«Speriamo… [ride, ndr.]».