2012
Torino, Brighi: “Infortuni alle spalle, sono pronto”
TORINO BRIGHI – Contattato dai colleghi di Tuttosport, Matteo Brighi ha parlato delle sue condizioni, a dieci giorni dall’inizio del campionato. Il nuovo centrocampista del Torino si è messo a disposizione del mister Ventura, anche per cambiare posizione in campo: “Un mese fa avevo dato la mia disponibilità al trasferimento, per me si è trattato di una semplice formalità. Come sto? Tutto a posto, posso dire di essermi messo l’infortunio alle spalle. Il lavoro personalizzato che ho svolto in ritiro ha dato i suoi frutti. Quanto ci vorrà prima del pieno recupero? Non molto. Sto facendo di tutto per farmi trovare pronto fin dall’appuntamento di sabato, in coppa Italia contro il Lecce. Poi, è scontato, la forma si ottiene giocando. Dopo un paio di gare di campionato rivedrete il miglior Brighi. La Nazionale? Non è tempo di pensare alla maglia azzurra, anche perché Prandelli sta facendo una serie di esperimenti con giocatori ben più giovani del sottoscritto. Io cerco una rivincita in A, spero di contribuire a esaltare il Torino. Questo è l’obiettivo. Ciò che ho immagazzinato in tante stagioni da professionista potrà servire al Toro, sia in campo che nello spogliatoio. L’avventura in maglia bianconera? Tra la stagione trascorsa con la Juventus e quella attuale sono trascorsi 12 anni, quindi è difficile parlare di rivincita. Semplicemente dico che ho voglia di vincere il derby con la maglia del Toro. Come dovrà partire il campionato del Torino? Iniziare con un paio di risultati positivi è decisivo. Dà fiducia e permette di allenarsi con serenità. Le forze vanno anche dosate, ma sappiamo bene quanto siano importanti le prime gare per instradare positivamente la stagione. L’acquisto di un regista? Certe scelte competono alla società. Posso solo dire che nella mia carriera ho sempre fatto entrambe le fasi, quella di contenimento e di impostazione del gioco. Preferisco muovermi al centro, ma mi adeguo a ogni soluzione: che la mediana sia schierata a 2 oppure a 3 non fa differenza. E se cè da coprire la corsia, nel caso, mi sacrifico.“