Italia, Prandelli: "Creiamo entusiasmo" - Calcio News 24
Connect with us

2012

Italia, Prandelli: “Creiamo entusiasmo”

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

prandelli ifa

Il c. t. della nazionale italiana Cesare Prandelli, rispondendo oggi in conferenza stampa, ha toccato alcuni degli argomenti principali di queste settimane che precedono gli Europei. Ecco alcune delle sue parole più significative:

“Sicuramente come abbiamo detto la settimana scorsa dobbiamo creare un clima di grande entusiasmo. Vogliamo creare una squadra generosa. Purtroppo abbiamo poco tempo per lavorare. Adesso però voglio pensare solo ai fattori positivi. Tutti hanno voglia di tornare a lavorare. Chiellini? Bisogna attendere i nuovi accertamenti, ma la sua disponibilità ad arrivare tre giorni prima la dice lunga. Vuole bruciare le tappe e sottoporsi a nuovi accertamenti. Cassano e Balotelli insieme in attacco? Finalmente… ma magari poi giocano altri (sorriso, ndr)“.

“La Spagna? E’ la nostra prima avversaria. Hanno giocatori giovani e sono abituati a stare ai vertici. Difficile che possano sbagliare. Io personalmente mi baso sulla qualità dei giocatori che ho a disposizione. Io voglio un’Italia che faccia vedere il lavoro fatto. Che sia squadra. La vittoria del Napoli in Coppa Italia? Il calcio è affascinante anche per questo. Per quanto riguarda la Nazionale quelli della Juve sono comunque giocatori motivata dalla vittoria dello scudetto e che vogliono continuare ad essere protagonisti”.

“Zeman? Ho sempre detto che se devo pagare un biglietto lo pago per le squadre di Zeman anche se per lui è indispensabile trovare giocatori adatti per il suo tipo di gioco. I fischi all’inno? Provo un forte senso di indignazione. Le condizioni di Giovinco? Domani vedremo… Cigarini? Mi sembrava giusta la sua convocazione per completare il centrocampo. Schelotto? La sua chiamata è un premio a lui e all’Atalanta. Insigne – Immobile? Sono giocatori importanti per l’Under 21 e ammetto che ho fatto un pensierino su Insigne”.

“Pirlo? E’ un campione, un fuoriclasse, ma se si basa tutto su di lui la squadra perde in imprevedibilità. Ci sono altri giocatori che possono fare da riferimento a centrocampo. Cassano? Vuole esserci nei 23, nemmeno lui è sicuro del posto. Gli atteggiamento nello spogliatoio? Ci deve essere sempre rispetto. Se qualcuno andrà sopra le righe si sa cosa si rischia. Il blocco Juve? E’ un vantaggio avere sei sette giocatori della stessa squadra. Si portano dietro l’esperienza del club, con lavoro, mentalità e voglia di arrivare. Sono cose che danno un grande aiuto”.

“Balotelli? Molto probabilmente quando deciderò di parlare con lui, sarà lui che mi dovrà dire le cose. Lui deve pensare che questa può essere occasione straordinaria, mi auguro di parlare di lui per le cose di campo. Noi dovremo essere bravi a proteggerlo dalle critiche. La difesa a tre? Io preferisco un centrocampista ad un difensore, ma le squadre di club non si possono paragonare alla Nazionale. L’addio di Del Piero? Da anni sprechiamo aggettivi per il campione che è Del Piero. Sono questi i giocatori che devono fare da testimonial del calcio. Per noi dovrà essere un grande onore se rappresenterà il nostro calcio all’estero. Di Matteo? E’ stato bravo a gestire lo stress di una situazione come quella del Chelsea. Sotto questo punto di vista chi esce dall’Italia è corazzato sotto questo punto di vista”.

“Il modulo? Quando hai in testa un modulo e devi cambiare durante il match devi stare attento a non stravolgere l’assetto tattico. Ci sono giocatori come Pepe che hanno un ruolo ben preciso ma che non hanno alternative e se parti con lui devi mantenere quell’assetto tattico”.