Caso Agnelli, il senatore del Pd: «Richiesta sproporzionata» - Calcio News 24
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Caso Agnelli, il senatore del Pd: «Richiesta sproporzionata»

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Caso Agnelli-Biglietti, interviene il senatore del PD Stefano Esposito: Queste le sue parole – 15 settembre, ore 21.25

Stefano Esposito, membro della commissione parlamentare antimafia e senatore del PD, è intervenuto sul caso biglietti che vede coinvolto Andrea Agnelli: «Richiesta di 30 mesi di inibizione? Sono abbastanza colpito dalla richiesta della procura federale, sono convinto che la Juventus, con il suo presidente, debba essere sanzionata. La richiesta mi sembra sproporzionata, come è sproporzionato che si parli di due partite senza spettatori per la Juve. Dopo le note vicende, avevo detto che era meglio astenersi dall’accusa per il procuratore federale: la sua tesi non aveva trovato conferma nelle carte, ma sono fiducioso nella giustizia e in tribunale ci saranno persone che valuteranno. Ho la sensazione che si voglia continuare a tenere alto il clamore mediatico attorno alla Juventus di fronte al fatto che sono venute meno le accuse di connivenza con la mafia. Se la sentenza dovesse essere lontana dalle richieste, penso che sia il caso di trovare un nuovo procuratore».

Andrea Agnelli, chiesti due anni e mezzo di inibizione: la sentenza arriverà la prossima settimana – 15 settembre, ore 20.55

La sentenza del Tribunale Nazionale Federale sul caso biglietti, che vede coinvolto il presidente della Juventus Andrea Agnelli, secondo quanto riportato da Sky Sport, potrebbe arrivare già martedì, in anticipo rispetto ai 10 giorni dichiarati quest’oggi.

Andrea Agnelli rischia l’inibizione e dunque la sua carica di presidente della Juventus: oggi si celebra il processo sportivo per il caso biglietti – 15 settembre, ore 17.20

Arrivano ulteriori aggiornamenti in merito alla richiesta della Procura Federale in merito al processo relativo alla vendita dei biglietti agli ultrà. Oltre ad aver avanzato richiesta di due anni e mezzo di inibizione per il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, la Procura ha chiesto per la Juventus due gare a porte chiuse più un’ulteriore gara con il settore Curva Sud chiuso più 300mila euro di ammenda per responsabilità diretta del club bianconero. Ai microfoni di Sky, l’avvocato Franco Coppi, uno dei legali del presidente Agnelli: «La Procura fa il suo mestiere e ha avanzato una richiesta, l’importante è contrastare gli argomenti dell’accusa. Non possiamo discutere nel merito della linea difensiva. Il collegio ha dieci giorni di tempo, aspettiamo la sentenza da questo momento a dieci giorni».

Caso biglietti, Agnelli a processo: chiesti due anni e mezzo di inibizione – ore 16.15

Arrivano le prime indiscrezioni in merito al processo inerente al presidente della Juventus, Andrea Agnelli, per quel che concerne la vicenda ultrà e biglietti. Secondo quanto apprende l’ANSA da fonti qualificate, infatti, sono due anni e mezzo di inibizione la richiesta dell’accusa al Tribunale Federale. Giuseppe Pecoraro, capo della procura della FIGC, ha chiesto due anni e mezzo di inibizione da infliggere al presidente Agnelli per i suoi rapporti non consentiti dal regolamento con gli ultrà bianconeri. Questa la richiesta dell’accusa al Tribunale Federale Nazionale secondo le indiscrezioni dell’ultima ora.

Caso biglietti, Agnelli a processo: il presidente è arrivato a Roma. Ecco cosa rischia – 15 settembre, ore 14.40

Andrea Agnelli, presidente della Juventus, è arrivato a Roma dove tra poco avrà inizio il processo sportivo presso il tribunale della Figc presieduto da Cesare Mastrocola. Il numero uno è accusato di violazione dell’articolo 12 per il famoso caso relativo al bagarinaggio dei biglietti. Secondo “Premium Sport” il presidente della Juve non avrebbe alcuna intenzione di presentare le dimissioni da numero uno della Vecchia Signora in caso di condanna superiore a un anno (non è tenuto a farlo).

Caso biglietti, Agnelli a processo: rischia l’inibizione – 15 settembre ore 8.25

Oggi si celebra il processo sportivo ad Andrea Agnelli, presidente della Juventus. Assieme a lui saranno giudicati anche il security manager Alessandro D’Angelo e il capo della biglietteria Stefano Merulla, entrambi juventini, in più anche l’ex bianconero Francesco Calvo, adesso al Barcellona. Sono coinvolti nel caso biglietti nell’inchiesta Alto Piemonte. Si parla dunque di presunto bagarinaggio e di rapporti con gli ultrà legati al mondo della ‘ndrangheta. Per adesso si esclude il patteggiamento, dato che negli ultimi mesi non è stato trovato l’accordo; la sentenza è attesa già nella giornata odierna e si preannunciano due scenari.

Il primo è una multa salata per Agnelli e la Juventus ci spera, il secondo è una pesante inibizione. La giustizia penale non ha condannato i bianconeri, adesso tocca a quella sportiva. Secondo La Gazzetta dello Sport la cessione massiccia di biglietti è il tema su cui il procuratore federale Giuseppe Pecoraro punterà di più il dito. Agnelli rischia l’inibizione ma non la decadenza della sua carica di presidente dell’ECA. Qualche dubbio in più si quella della Juventus: dovrà essere inibito per al massimo un anno per poter rimanere in sella ai bianconeri, altrimenti dovrà aspettare altri dieci anni prima di tornare a fare il presidente.