Atalanta, Stendardo: ?Accontentarsi è da falliti? - Calcio News 24
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2013

Atalanta, Stendardo: ?Accontentarsi è da falliti?

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ATALANTA STENDARDO – La vittoria sul Palermo vale tanto per Guglielmo Stendardo, che ha giocato da capito, assist-man e leader della squadra: «Bene così, è una vittoria che vale doppio perché arrivata contro un avversario difficile e dopo un periodo negativo sul piano dei risultati», ha dichiarato, come riportato da L’Eco di Bergamo, il difensore dell’Atalanta, che ha spiegato: «Fascia da capitano? È stato un riconoscimento che non mi aspettavo e per questo ringrazio il mister e la squadra che mi hanno dato ancora più responsabilità. So che la fascia appartiene a Bellini, un esempio in tutto, ma averla portata è stato motivo di orgoglio. In più è coincisa con la vittoria: sarà una giornata che non dimenticherò facilmente».

Stendardo ha poi risposto a Marino, che ha definito il suo assist “alla Rivera”: «Ma il direttore ha esagerato perché Rivera era un giocatore formidabile. Capita di rado a un difensore fare assist in quel modo, ma poi è stato bravissimo Denis a finalizzare. Io di assist ne faccio pochi, ma per fortuna tutti importanti. Ad esempio quello di testa a Pandev contro il Real Madrid: un assist diverso ma che ricordo con grande piacere».

Il difensore, infine, analizza il momento della squadra nerazzurra: «Domenica era una partita che non dovevamo perdere e questo ci ha caricato ancor di più: abbiamo ritrovato carattere e spirito da Atalanta, la nostra identità. E i nuovi ci hanno subito dato una grossa mano. Scaloni lo conosco da 5 anni e sapevo cosa avrebbe potuto dare, ma tutti saranno importanti. Bisogna guardare avanti, non accontentarsi della vittoria di Palermo ed essere consapevoli che il campionato è difficile. Ci mancano 15 punti alla salvezza e le prossime partite saranno fondamentali. Chi si accontenta nella vita come nel calcio è un fallito. Ricordiamoci dove eravamo la settimana scorsa. Io penso al Catania, squadra in salute con tre davanti pericolosissimi: dovremo essere più determinati di loro».