Bazzani: «Vlahovic? Commisso sentiva il bisogno ma se il serbo...»
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Bazzani: «Vlahovic? Commisso sentiva il bisogno ma se il serbo…»

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Fabio Bazzani ha parlato della situazione di Vlahovic alla Fiorentina: le parole dell’ex attaccante di Lazio e Sampdoria

Fabio Bazzani ha parlato in esclusiva ai microfoni di Juventusnews24.

Commisso ha annunciato il rifiuto di Vlahovic a rinnovare con la Fiorentina. Cosa c’è, secondo lei, dietro questa decisione del giocatore?
«Se non ci fosse qualcuno dietro a garantire a Vlahovic di andare da un’altra parte a giocarsi le proprie chances, sarebbe un rifiuto abbastanza folle. Se le cifre sono quelle che si leggono è un contratto importante, in una piazza dove far bene. Per rifiutare una proposta del genere significa che non solo hai il pensiero di rivolgerti altrove, ma hai anche qualcosa non dico di fatto ma di concreto».

C’è qualche rischio in casa Fiorentina, a suo parere, nell’aver reso nota questa decisione a stagione in corso? Immagina un rendimento diverso da parte di Vlahovic o una reazione particolare da parte dei tifosi?
«Commisso, nel momento in cui ha fatto questa dichiarazione, ha valutato tutto, anche quello che poteva provocare, ovvero alzare la tensione in un ambiente in cui le cose stanno andando bene verso colui che è il principale protagonista. È altrettanto vero che un presidente che si vede rifiutare un contratto del genere ha la legittima possibilità di alzare le braccia davanti alla società e davanti ai tifosi che più di così non può fare ma rende chiara e nota la volontà del giocatore. Dopo dovranno essere tutti bravi a gestirla, Vlahovic per primo, perché ognuno è libero di fare le proprie scelte ma dal momento in cui emergono queste decisioni anche il giocatore stesso e il suo entourage sanno che la situazione non sarà più quella di prima. Se Commisso l’ha fatto è perché ne sentiva il bisogno, quindi la piazza lo vedrà con un occhio diverso. Poi il campo e le prestazioni nascondono talvolta qualche malumore, ma è una patata bollente che non pensavo scoppiasse così presto per un giocatore che non va a scadenza tra tre mesi! Se non dovesse andare via a gennaio, sarebbe una patata bollente da gestire per più tempo. Non sarà sicuramente una situazione facile».

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