Bologna, De Silvestri: «Mai visto uno forte come Mihajlovic, questa squadra è come lui» - Calcio News 24
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Bologna, De Silvestri: «Mai visto uno forte come Mihajlovic, questa squadra è come lui»

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Il difensore del Bologna De Silvestri ha parlato della situazione difficile dell’allenatore Mihajlovic e non solo

Lorenzo De Silvestri, difensore e vice-capitano del Bologna, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato della situazione difficile che sta vivendo Mihajlovic e non solo.

VISITA A MIHA – «E lo abbiamo voluto fare senza calpestare un termine che oggi, in questo presente difficile e per lui così pesante, è basilare: leggerezza. Parlo della leggerezza seria e concreta, quella che ti porta anche a sdrammatizzare nei momenti del bisogno». 

VITA«Quando dopo la gara vinta con l’Inter ho detto che il momento vissuto a parlare con Mihajlovic mi fa riflettere sulla vita è perché ero appena arrivato, come tutti, da una videochiamata con lui. E intendevo che intanto uno così forte non l’avevo ancora visto. E che davanti a cose del genere non esistono ruoli, allenatori, dirigenti, giocatori, terzini, portieri, centravanti, 3-5-2, giocare bene e giocare male, costruzione dal basso o lancio lungo. Tutto in subordine. C’è la persona con la persona. E che la persona deve vivere la vita appieno, in ogni istante e, come dice spesso Sinisa, con il pensiero che la vita stessa non si vive in assenza di problemi ma nonostante i problemi. E Mihajlovic ce lo sta dimostrando». 

VITTORIA CON L’INTER«Per quella leggerezza di cui sopra, al di là degli eventi da campo, gol o situazioni». 

BOLOGNA È UNA REGOLA«Lo è perché la gente sa divertirsi ma essere professionale nel momento giusto e perché sai crearti il tuo mondo famigliare girando per il centro, che sia col barista o il verduraio o chi ti vuole offrire un caffé. Lo è il Bologna perché quando c’è il momento dell’aggregazione è potenza pura. Vede: questo è un periodo difficile, ovviamente non paragonabile a tutto quello che sta passando Sinisa; ma c’è un lavoro dietro da far paura. Lo staff e i giocatori, i magazzinieri e i ragazzi delle giovanili, Fenucci, Bigon, Di Vaio, l’area tecnica, Saputo quando è stato con noi e chi lavora a Casteldebole: senza retorica, mi pare d’essere a casa. E poi, quando parliamo con Sinisa, cerco di immedesimarmi, come tutti, in lui: noi siamo venti e lui è da solo in quella stanza; noi abbiamo un compagno vicino e lui vede un monitor, un computer». 

RINNOVO«Molto felice. Era un obiettivo. Io e Carlotta, la mia fidanzata, adoriamo questa città». 

RICHIESTE DEI TIFOSI«La gente deve sapere che fare qualcosa di più è nei nostri pensieri e nelle nostre corde, ma non è sempre semplice. Uno dice “Si poteva fare meglio”. Vero: abbiamo perso delle partite in cui abbiamo sbagliato tanto. Ma io dico che si poteva fare anche peggio, soprattutto in un campionato in cui a 4 giornate dalla fine non è ancora deciso nulla. La mia parola d’ordine, da sempre, è equilibrio: io rispetto sempre il risultato sportivo». 

MOURINHO«La prima volta lo vidi quando giocavo con la Fiorentina e l’Inter ci estromise in semifinale di Coppa Italia. Mi farà strano vederlo dentro all’Olimpico ma non vedo l’ora di giocare».