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Braida: «Non capisco chi sbeffeggia la Juve». E sul Milan…

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L’intervista di Ariedo Braida, dirigente del Barcellona, in merito a diversi temi legati al mondo del calcio italiano, Juve e Milan su tutte

Il dirigente del Barcellona, Ariedo Braida, ha rilasciato alcune dichiarazioni inerenti al calcio italiano nell’intervista con Il Messaggero Veneto. Sopratutto Milan, suo ex amore per 27 anni, e Juventus, attualmente al top in Italia da diversi anni e reduce da due finali di Champions League (perse entrambe) negli ultimi tre anni. Ma in finale, come sostiene Braida, ci si deve pur arrivare: «Non capisco chi sbeffeggia la Juventus per le due finali perse in tre anni. Ragazzi, quelli sono grandi traguardi. Le puoi perdere le finali, ma ci devi arrivare. E non è facile. E poi sei scudetti di fila, le Coppe Italia… Ragazzi, tanto di cappello alla dirigenza della Juve. E a Barcellona (il 12 settembre in Champions, ndr) sarà sicuramente spettacolo» conclude Braida in merito alle questioni relative al mondo bianconero.

Braida: «Non capisco chi sbeffeggia la Juve». E sul Milan…

C’è spazio, però, anche per quel che concerne il mondo rossonero, società con cui Braida ha fatto il grande passo in avanti nella sua carriera: «Il Milan dei cinesi? Mi sembra che sia sulla strada buona. Ha fatto delle scelte giuste. 200 milioni spesi in una sessione? Cambia il mercato e cambiano i contesti. Ripeto: sembra che i soldi non abbiano più valore. Berlusconi? Il presidente è un grande motivatore. Ti dà la carica come pochi. E 30 anni fa non pensavo a che cosa si potesse realizzare, ma a lavorare per rendere grande il Milan. Galliani? L’ho conosciuto nel Monza, lui dirigente e io giocatore. Ero un giocatore atipico, mi piaceva frequentare i dirigenti che erano sempre imprenditori di successo da cui poter imparare qualcosa. Adriano è innamorato del calcio, non potendo giocare ha scelto di essere protagonista diventando un grande manager».