Barcellona Xavi: «Ecco perchè ho deciso di rimanere»
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Barcellona Xavi: «Ecco perchè ho deciso di rimanere»

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Xavi, tecnico del Barcellona, ha parlato in conferenza stampa dopo la sua decisione di rimanere in blaugrana

Xavi Hernandez ha parlato in conferenza stampa per spiegare i motivi della sua decisione di rimanere sulla panchina del Barcellona. Di seguito le sue parole.

PARLA LAPORTA – «Ho la soddisfazione di comunicare la notizia che Xavi proseguirà al Barcellona e questa è una grande notizia. In passato ha parlato del suo addio, ma ieri ho avuto l’opportunità di parlarci e mi ha trasmesso fiducia e ambizione, la voglia di portare avanti questo progetto. Per tutti questi motivi, fin dal primo momento mi è sembrata una grande notizia per il Barcellona. Da presidente, dico che la stabilità è chiave per arrivare ai successi. E poi non dimentichiamolo, Xavi è un culé incontestabile. Abbiamo un allenatore che pensa sempre al meglio per il Barcellona, questo è chiaro a tutti».

PARLA XAVI – «Sapete tutti quanto sono barcelonista e ho sempre cercato di fare il meglio per questo club. La cosa importante è il club, sempre. Quando ci siamo riuniti col presidente ho messo il mio incarico a sua disposizione, ma davanti ho trovato una enorme fiducia nei miei confronti da parte di tutti. E’ stata importante anche la complicità dei giocatori, che mi hanno fatto vedere e dimostrato che questo progetto deve andare avanti. Stiamo lavorando bene, è un progetto vincente. E pure i tifosi mi hanno fatto capire di dover andare avanti. A gennaio avevo pensato che la cosa migliore fosse andarmene, ma ora vedo tutto in modo diverso. Sono grato e penso che questa sia la miglior decisione».

INFLUENZA DEI TIFOSI – «E’ uno dei punti di cui parlavo. La fiducia che io ed il presidente ci siamo dimostrati è reciproca. Abbiamo un’ottima sintonia anche con Deco e la direzione sportiva, così come con la tifoseria. Apprezzo ogni singola dimostrazione di appoggio che mi danno per strada e allo stadio. Se saremo in grado di correggere piccoli dettagli, arriveremo a grandi traguardi».

MOTIVI DEL CAMBIO DI DECISIONE – «Non è stata una decisione semplice. A gennaio credevo che il mio addio fosse la cosa migliore per il club, ieri però abbiamo parlato in modo molto diretto. Penso che il progetto non sia concluso e che possa essere vincente. Ne sono convinto. Rivedere le proprie decisioni e da saggi. Per me è stato un cocktail di motivi che mi hanno fatto andare avanti, soprattutto la fiducia del presidente del ds e dei giocatori. Non è una questione di soldi e non è una questione di ego, ho solo visto tanta fiducia».

LAPORTA SUL DIBATTITO INTERNO – «La direzione sportiva e l’allenatore lavorano per migliorare, ci saranno dei cambi ma non dirò quali. Sono loro quelli che devono decidere. Sulla sua permanenza: nel caso in cui avessimo vinto sarebbe rimasto a prescindere, senza successi invece abbiamo avuto bisogno di parlare, ma dopo poco tutto è stato chiaro. Il progetto c’è e ha bisogno di stabilità: abbiamo una squadra giovane, di presente e di futuro, e uno spogliatoio molto unito. E poi era tanto tempo che non vedevo la tifoseria così coinvolta. Gli chiedo di credere in questo progetto, perché sarà vincente».

SE AVEVA PARLATO CON I GIOCATORI – «Loro lo sapevano già. Ripeto, ho notato la fiducia di tutti e questo mi ha dato forza».

SE SE NE FOSSE ANDATO AVREBBE COMUNQUE CHIESTO I SOLDI CHE GLI SPETTAVANO – «Chi dice questo vuole fare un danno. Se me ne fossi andato non avrei chiesto un euro. Il presidente lo sapeva, i soldi del mio prossimo anno di contratto sarebbero stati per il prossimo allenatore».

STESSA DOMANDA PER LAPORTA – «Questo dimostra il suo barcelonismo… E’ così, avrebbe rinunciato al suo anno di contratto. Si è comunque comportato con grande dignità, non ho mai visto avarizia».

LAPORTA SUI RINFORZI DEL MERCATO – «Stiamo lavorando seguendo la regola del 1 a 1 per poter prendere nuovi giocatori. La Liga ci ha fatto i complimenti per gli sforzi che stiamo facendo per abbassare il monte ingaggi. Stiamo lavorando per questo, poi Xavi e Deco decideranno dove intervenire».

XAVI SUL CAMBIO DI PROSPETTIVA RISPETTO A GENNAIO – «La decisione in quel momento era corretta perché serviva un cambio. Ora sarebbe stata sbagliata, perché penso tutto il contrario. I giovani e la rosa mi hanno dato il loro appoggio, oltre alla fiducia del presidente e del ds. Ho l’energia giusta per andare avanti e ripeto: rivedere le proprie posizioni è da saggi».