Cagliari, questo amore non si tocca: i voti al mercato - Calcio News 24
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2013

Cagliari, questo amore non si tocca: i voti al mercato

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Il punto sulle trattative del Cagliari: resoconto di fine mercato

FOCUS APPROFONDIMENTO MERCATO CAGLIARI – Questo amore non si tocca. La boutique haute couture Cagliari non vende, anzi, si rinforza, per quel che era possibile. Se già dall’aprile scorso gli operatori di mercato davano per sicuri partenti alcuni tra i pezzi pregiati del club sardi, son rimasti delusi allo scadere del gong di mercato, datato ore 23 del 2 settembre. I rossoblù, dopo una stagione turbolenta e tormentata, tra cui la vicenda Is Arenas, i domiciliari a Cellino e sirene di mercato più o meno quotidiane sui big del Casteddu, avevano chiuso in bellezza lo scorso campionato, dandosi appuntamento a metà luglio per il consueto ritiro estivo, in quel di Sappada.

Con l’inizio del calciomercato, le prime scelte rossoblù erano categoricamente accostate alla big di turno, Juventus, Napoli, Inter, Milan o chicchessia: stesso discorso per i cosiddetti ‘accostati’ al mercato in entrata del Cagliari, che ha visto nel neo-direttore sportivo Nicola Salerno abile mediatore, sotto la regia del dominus Cellino. E così, dopo aver affidato la panchina a Diego Lopez, sempre in tandem con Pulga, il Cagliari ha iniziato a giocare le proprie carte, facendo quadrato intorno alla rosa già composta in quasi tutti i reparti, senza toccare nulla.

Se nel poker è importante saper lasciare la mano perdente, rapportandoci al calciomercato possiamo dire che, certe volte, le non-vendite sono i migliori acquisti. Squadra che vince, non si cambia. Trattenere i propri gioielli non è roba da tutti i giorni e va ad aumentare esponenzialmente le potenzialità della rosa e dell’undici titolare, visto che i giocatori hanno una stagione in più alle spalle, senza bisogno di ambientamenti col calcio italiano e con la squadra.

Il Cagliari è un gruppo solido: un abile mix di giovani talenti e calciatori esperti e navigati, ma sopratutto un gruppo di amici anche fuori dal campo. L’orgoglio non solo di una città, bensì di un’isola. Massimo Cellino ha mantenuto la promessa: non ha venduto nessun pezzo da novanta. Alzi la mano chi se lo aspettava dopo il comunicato ufficiale degli ultimi giorni di agosto, dove il club rossoblù annunciava di aver definitivamente chiuso il mercato, in entrata e in uscita: una promessa mantenuta, certo, ma che agli occhi di molti poteva anche non esser rispettata, viste le insistenti sirene delle big, almeno stando a quanto campeggiava sui media nostrani. 

Cellino l’ha promesso e, alla fine, ha mantenuto la parola data, da vero uomo: una cessione last-minute di un Nainggolan o un Astori avrebbe non solo indebolito la squadra, ma minato gli equilibri di un gruppo che, ne siamo sicuri, potrebbe stupire molto ma molto di più di quanto non sia già preventivato. Lasciando perdere ma non troppo la questione stadio, visto che per adesso anche una partita in ‘casa’ significa sobbarcarsi chilometri per andare a giocare a Trieste, questo Cagliari può davvero ambire alla parte sinistra della classifica. 

Ci sono certamente tutte le carte in regola: un gruppo solido che lavora insieme da almeno 2 stagioni, un tecnico-icona per la piazza, una società sana. In porta, uno degli estremi difensori più quotati, ma anche sottovalutati, della Serie A: Agazzi è pronto nuovamente a stupire, la Fiorentina potrebbe anche mangiarsi le mani a stagione in corso qualora Neto dovesse confermare le attitudini viste in estate. Un reparto difensivo solido, con Astori, Ariaudo, Rossettini e il neo-acquisto Oikonomou dalla Grecia: uno tra i giovani più promettenti, anch’egli sottovalutato viste le mancate convocazioni in Under-21, vale a dire Nicola Murru, partito sulla carta come sostituto di Danilo Avelar, ma il campo dice tutt’altra cosa.  Un centrocampo tra i migliori: gente come Ekdal, Nainggolan, capitan Conti, Mati Cabrera, Cossu. Attaccanti di razza e di appeal: Sau è un talento inestimabile ‘made in Sardinia’, Ibarbo il diamante grezzo, Pinilla la sicurezza, Nenè il rincalzo ideale. Da scoprire invece, il neo-arrivato Ibraimi, arrivato con grande voglia di stupire in Sardegna: tenetelo d’occhio. Son partiti invece Ceppelini e Thiago Ribeiro, mentre Casarini non è stato riscattato. 

VOTO : 7,5 – Insomma, se proprio vogliamo dare un voto a questo mercato sardo, diamo un 7,5: non era facile resistere ai milioni della Juventus per Nainggolan, alle richieste del Milan per Astori. L’otto non lo diamo per una semplice ragione: manca un terzino destro, visto che in queste prime gare è Dessena ad occupare la fascia destra nello schieramento a 4. Perico è un giocatore d’esperienza ma potrebbe giocare meno rispetto allo scorso anno, Pisano non si è ancora ripreso: forse un esterno difensivo sarebbe servito. Già, per puntare a qualcosa di più di una salvezza tranquilla, visto che attualmente, considerando lo spartito suonato a memoria dai rossoblù, sarà difficile per tutti fare punti contro questo Casteddu.