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Parma, è ufficiale: via i cinesi, il club torna a Nuovo Inizio

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Parma: conferenza stampa a sorpresa convocata per le 12.30, annunciato un nuovo cambio di proprietà. E’ il terzo in tre anni e mezzo dopo la rinascita del club

Conferenza a stampa a sorpresa convocata alle ore 12.30 dal Parma e indiscrezioni confermate: era atteso un nuovo colpo di scena nelle vicende societarie del club fallito e rinato dalle proprie ceneri appena quattro anni fa. Una conferenza a sorpresa che ha annunciato l’addio dei cinesi di Desports Group e il ritorno di ‘Nuovo Inizio’, la cordata di imprenditori parmigiani che ha fatto rinascere il Parma e che deteneva il 30% delle quote. Per il Parma è il terzo cambio di proprietà negli ultimi tre anni e mezzo e – addirittura – il sesto della propria storia.

Questo il comunicato ufficiale: «Nuovo Inizio, la società costituita dagli imprenditori parmigiani Guido Barilla, Giampaolo Dallara, Mauro Del Rio, Marco Ferrari, Angelo Gandolfi, Giacomo Malmesi e Paolo Pizzarotti, comunica di avere completato nella giornata odierna il processo di riacquisizione della maggioranza di Parma Calcio 1913, di cui detiene attualmente il 60%. Ad annunciarlo nel corso di una conferenza stampa è stato il Vicepresidente e portavoce di Nuovo Inizio Marco Ferrari, unitamente ai soci di Nuovo Inizio Pietro Pizzarotti e Giacomo Malmesi».

Nuovo Inizio, grazie a una clausola, ha potuto acquistare il 30% delle quote e ora è azionista di maggioranza con il 60% delle quote. «Circa un anno fa – ha detto Ferrari – eravamo convinti di aver identificato il profilo giusto, cedendo il controllo della società al Presidente di Desports Jiang Lizhang, che non solo aveva alle spalle una storia imprenditoriale di alto profilo internazionale nel mondo dello sport, ma che si era presentato nel modo migliore, dando inizialmente solida prova di concretezza al proprio impegno. Rispetto alle premesse iniziali, abbiamo purtroppo dovuto prendere atto di uno scenario differente. Non è semplice da parte nostra leggere con certezze questa situazione, ma probabilmente le mutate politiche governative di Pechino rispetto agli investimenti esteri nel calcio hanno avuto un peso determinante nel modificare le prospettive. Abbiamo assistito ad una crescente difficoltà del socio cinese ad ottemperare con tempestività ai numerosi obblighi che un business iper-regolamentato come il calcio italiano impone alle società calcistiche e quindi ai loro soci di maggioranza. Di fronte a queste difficoltà, nei mesi scorsi, Nuovo Inizio si è messa ripetutamente a disposizione della Società, ben oltre il ruolo di un’azionista di minoranza. Abbiamo concesso numerose possibilità e dilazioni rispetto alle pattuizioni originarie, ma infine abbiamo dovuto prendere atto di una situazione che non  poteva – a tutela della stessa Società – essere dilatata ulteriormente, e abbiamo esercitato quei diritti che avevamo concordato e regolamentato con chiarezza, a garanzia del Parma Calcio, sin dall’inizio della relazione».