Chievo-Juventus, Giaccherini: «CR7 in bianconero? Merito di Conte»
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Toh, chi si rivede! L’ex Giaccherini: «CR7 alla Juve? Merito mio e di Conte»

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Oggi avversario, ieri amico. Giaccherini torna indietro nel tempo e racconta la sua Juve, molto diversa da quella glamour di CR7: «Noi non potevamo sapere che sarebbe arrivata fin qui»

Sette anni fa era arrivato alla Juventus proprio come Cristiano Ronaldo. O quasi. Emanuele Giaccherini non guadagnava 30 milioni di euro l’anno come l’asso portoghese, ma più modestamente 300mila. Non aveva un parco macchine all’altezza di CR7, ma andava agli allenamenti con una vecchia Ford Fiesta (la Panda lo aveva abbandonato). Eppure, se l’attuale esterno del Chievo non fosse transitato per i bianconeri in quel 2011, probabilmente la prima Juve di Antonio Conte non avrebbe vinto alcuno Scudetto dando vita ad un ciclo infinito che ancora oggi pare impossibile da abbattere. Senza Giaccherini – insomma – i tifosi juventini non avrebbero mai avuto Ronaldo. «Sì, è sicuramente anche merito nostro», ripete oggi più che mai l’ex esterno – tra le altre – di Cesena e Napoli, primo avversario nel pomeriggio della nuova Juve di Massimiliano Allegri in questo campionato.

«In quei due anni io il mio mattoncino per arrivare a questo punto l’ho messo – spiega Giaccherini ai microfoni di qualche giornalista al di fuori del centro di allenamento clivense – . L’artefice di tutto però è stato Conte: solo chi lo ha avuto come calciatore può capire, è un allenatore che cura tutto nel dettaglio ed una grande persona». Giaccherini quella Juve targata 2011 se la ricorda bene: gli anni d’oro parevano lontani anni luce e di campioni in rosa ce ne erano onestamente pochi… «Quell’estate gli acquisti non furono di sicuro i campioni di oggi, a parte Andrea Pirlo. Tutto questo sei o sette anni fa noi non potevamo intuirlo perché la società arrivava da due settimi posti in campionato e bisognava solo ricostruire da capo – racconta ancora Giak . Il primo anno per vincere lo Scudetto ci serviva qualcosa di particolare, giocatori con certe caratteristiche… Poi negli anni il livello si è alzato, ora per la Juve è più facile con certi campioni e tutti vogliono andare lì. Tutto questo appeal però i bianconeri se lo sono costruiti da soli». Ed oggi sapremo se tra quella di Giaccherini e Conte e questa di oggi di Allegri e Ronaldo c’è un fattore in comune: la voglia di vincere e dominare ancora una volta.