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Come cambia il Toro con Soriano, l’uomo giusto nel posto giusto

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Come cambia il Toro con Soriano, l’uomo giusto nel posto giusto: Mazzarri lo saprà esaltare in un centrocampo che aveva bisogno di lui

27 anni. Un filo diretto con l’Italia, allacciato grazie ai tempi della Sampdoria. Rinvigorito dai colori azzurri della Nazionale. Interrotto con il passaggio al Villarreal. Ma ora, Roberto Soriano, è tornato a casa. Una casa che, l’imbianchino, ha appena finito di tinteggiare. In tutta fretta, a pochissime ore dalla fine del calciomercato. Il colore utilizzato è quello granata. Niente male, per il Toro, che si assicura un giocatore che può ancora spiccare il volo. Che può ancora diventare grande. Che può, in maniera straordinaria, arricchire il centrocampo di Mazzarri. WM lo ha chiesto, ad un certo punto lo ha addirittura preteso. Cairo in prima battuta e Petrachi nella sostanza lo hanno accontentato. E adesso può nascere un gran bel Toro, proprio grazie a Soriano.

Adesso, con Soriano nella batteria dei centrocampisti, si delineano due strade tattiche per il Toro: il 3-5-2 puro, oppure il 3-5-1-1, con Soriano che all’occorrenza potrebbe essere utilizzato come trequartista atipico alle spalle di Andrea Belotti, con Iago Falque eventualmente dirottato alto a sinistra sulla linea dei centrocampisti. Verosimilmente, però, Mazzarri insisterà con il 3-5-2, con un centrocampo che diventa finalmente completo, che trova un tassello del puzzle che nemmeno nella gestione Mihajlovic era stato trovato.

Sì, perché la diga continuerà ad essere Tomas Rincon, non bello da vedere ma tremendamente efficace. Perché l’uomo della qualità sarà ancora Baselli, dal quale ci si aspetta, appunto, il salto di qualità. E poi c’è Soriano, una perfetta lavatrice: recupera i palloni sporchi, li lavora in verticale. Pochi fronzoli, pochi gingilli, poche sviolinate. Prende palla a testa alta, sa inserirsi, è perfetto anche in fase di ripiegamento. Serviva lui, forse addirittura più di Krunic. E adesso Mazzarri se lo gode. Il Toro se lo gode. Un Toro più completo con Soriano, un Toro che può diventare la mina vagante del campionato.