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2013

Confederations Cup, Brasile – Messico, le pagelle

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brasile (esultanza) 2013 ifa

Confederations Cup 2013, gruppo A: Brasile – Messico, le pagelle –

Julio Cesar 6: Mai impegnato dall’attacco messicano se non in occasione di due agili parate. Che noia vincere sempre.

Dani Alves 6.5: solito lavoratore instancabile sulla destra. Ci mette lo zampino anche sul gol di Neymar, facendo partire il cross deviato da Rodriguez.

Thiago Silva 6: Poco impegnato da Dos Santos e compagni, si limita a guidare il reparto con autorità per spegnere sul nascere ogni velleità messicana. Il giallo su Hernandez, però, era più che evitabile.

David Luiz 6: Più stabile rispetto all’uscita col Giappone, non permette agli attaccanti avversari di allarmare Julio Cesar.

Marcelo 6: mentre tutti gli altri corrono, lui viaggia sul motorino consegnando passaggi e cross a domicilio. Si esalta nel primo tempo, ma si spegne nella ripresa.

Luiz Gustavo 5.5: Si perde nella lentezza e nella povertà di soluzioni del centrocampo brasiliano.

Paulinho 5: In ombra in fase difensiva, poco presente nel momento di ripartire. Giornata no.

Hulk 5.5: Propositivo nella prima parte d’incontro, si spegne con il passare dei minuti insieme ai compagni. Al Brasile serve Hulk, non Bruce Banner. (78′ Lucas sv)

Neymar 7.5 Scettici, arrendetevi. Il secondo “golasso” in altrettanti appuntamenti con la Confederations mette tutti d’accordo sul valore del nuovo fenomeno del Barça: brasiliani e argentini, inglesi e francesi, Pd e Movimento 5 Stelle. La discesa e l’assist sulla rete di Jo, pur provandoci mille volte, non verrebbe neanche alla Playstation. Giù il cappello.

Oscar 5: Partita tutt’altro che memorabile del fantasista del Chelsea. Oltre a diverse imprecisione, non si distingue mai per iniziative degne di nota. (62′ Hernanes 5: Scolari lo butta nella mischia per illuminare il gioco brasiliano, ma questa sera l’unica luce accesa è quella di Neymar)

Fred 5: I palloni che tocca si contano sulle dita di una mano. Si mimetizza nel verde delle maglie messicane e si gode la partita da posizione privilegiata, ma di fatto non gioca. (82′ Jo 6.5: media gol/minuti impressionante per la punta brasiliana. Al posto giusto e al momento giusto. Capito Fred?)

Allenatore: Scolari.

MESSICO (4-2-3-1):

Corona 5.5: Non sfigura affatto l’estremo difensore centro-americano. Viene impegnato in diverse occasioni dal solitario Neymar, che lo batte con un gran gol in apertura di gara. Non può nulla sull’appoggio facile di Jo.

Flores 6: Non proprio l’emblema della lucidità, almeno nella prima parte di gara. Complice l’involuzione di Hulk, trascorre una ripresa senza troppi problemi. (58′ Herrera 6: entra per rinvigorire le energie messicane)

Rodriguez 6: spazzando il pallone di testa, consegna l’assist nei piedi di Neymar. Per il resto, contenere lo spento Fred è compito tutt’altro che arduo.

Moreno 6: In crisi all’inizio del match, riprende fiato con l’alleggerimento del pressing brasiliano. Ma se in avanti non si segna non si va da nessuna parte, se non a casa.

Salcido 6: Contiene un timidissimo Oscar senza troppi problemi: non rinuncia ad affacciarsi in avanti nel finale.

Torres 5.5: Più utile in fase di interdizione, non si distingue per iniziative offensive memorabili (70′ Barrera 6.5: impatto positivo dell’esterno destro, che mette disposizione freschezza e fantasia ai compagni. I pericoli dei minuti finali passano tutti dai suoi piedi)

Torrado 5.5: il ritmo del centrocampo messicano, come quello del Brasile, non è dei più forsennati. Buono l’impegno, ma per vincere le partite serve altro. (87′ Jimenez sv)

Meir 6: Corre molto il giocatore del Monterrey, partecipando molto spesso alla manovra. Una manovra resa sterile dalla pochezza di idee del reparto offensivo.

Dos Santos 6.5: dopo qualche squillo nel primo tempo, il fantasista del Maiorca si sveglia nella ripresa mettendo nei piedi di Hernandez l’occasione d’oro per pareggiare i conti. Cerca di scuotere i suoi per l’assedio finale, ma alla fine non arriva nessuna conclusione degna di questo nome verso la porta di Julio Cesar.

Guardado 5.5: prestazione incolore dell’esterno del Valencia. Con un Brasile versione moviola, qualche accelerazione in più non sarebbe guastata.

Hernandez 5: è lui il front-man della squadra, ma a questo Messico servirebbe un terminale offensivo di ben altro peso. Si perde tra le maglie verdeoro e nell’unica occasione ghiotta si fa anticipare da David Luiz.

Allenatore: De La Torre