De Ketelaere come Rocky: all'Atalanta per rinascere con Gasp versione Apollo
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De Ketelaere come Rocky: all’Atalanta per rinascere con Gasp versione Apollo

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Il nuovo inizio di stagione di De Ketelaere all’Atalanta: goal, voglia di riscatto e possibilità di crescere a Bergamo

L’importante non è come colpisci, ma come sai resistere ai colpi, come incassi e una volta che finisci al tappeto hai la forza di rialzarti…così sei un vincente!”. Questa è la frase che viene subito in mente durante il sipario di Sassuolo-Atalanta, nel momento in cui dalle casse del Mapei si sentono le note “Eye of the Tiger”.

Gli occhi di un ragazzo che esprimono fame, grinta e voglia di riscatto. Un parallelismo con il pugile. Rocky che nel terzo capitolo perde il titolo contro Cluber Lang per poi rivincerlo grazie all’allenatore ed ex rivale Apollo Creed.

L’Apollo, quello di Bergamo, che porta il nome di Gasperini: un tempo avversario quando era al Milan ed ora maestro di colui che ha bisogno di ritrovare gli occhi della Tigre.

De Ketelaere contro il Sassuolo non ha solo segnato la sua prima rete, bensì ha dimostrato che sbagliare all’Atalanta è lecito, gettare la spugna no. Cross di Ruggeri, conclusione, palla alta; assist perfetto di Scamacca, tiro a botta sicura, traversa. Arrendersi? Mai, e come accade spesso il duro lavoro ripaga: sotto ad un popolo tutto per lui come i suoi compagni.

È la prima pietra di un nuovo inizio, nella quale Bergamo gli consentirà anche di sbagliare per crescere (e Gasperini non lo farà mai sentire arrivato) con l’obiettivo di trasformare le derise in gloriosi elogi: proprio come Rocky.