Del Piero non dimentica: «Calciopoli come una bomba atomica per tutti» - Calcio News 24
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Del Piero non dimentica: «Calciopoli come una bomba atomica per tutti»

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Del Piero ricerca le origini della crisi del calcio italiano e torna allo scoppio di Calciopoli: «Nel 2006 si è rotto il calcio, non solo la Juventus». L’ex numero 10 bianconero pronto ad un ruolo in FIGC? Nì…

Difficile capire da dove ricominciare. Con il calcio italiano ridotto ormai quasi a un cumulo di macerie, resta praticamente quasi impossibile comprendere come riprendere i fili di un discorso interrotto anni fa. Quando? Anche in questo caso è difficile ricostruire con precisione i passi che hanno portato al disfacimento del nostro movimento calcistico, ma Alessandro Del Piero ha un’idea chiara di come sarebbero andate le cose. L’ex capitano della Juventus, intervistato stamane da La Gazzetta dello Sport, ripercorre gli inizi di quella che poi si sarebbe tramutata nella tragedia dell’Italia eliminata ai play-off Mondiali dalla Svezia. «Calciopoli è stata come una bomba atomica: nel 2006 si è rotto il calcio. E non mi riferisco solo alla Juve – ha raccontato Del Piero, partendo dall’inizio – . Da quel momento i grandi campioni sono andati a giocare all’estero e le altre nazionali sono cresciute esponenzialmente…».

Del Piero cita gli esempi della Premier, diventato il campionato di riferimento, o di Real Madrid e Barcellona, che hanno dominato per anni l’Europa, o della Germania, che è ripartita proprio dai Mondiali del 2006 in casa per investire sul futuro, o ancora persino della Francia, dove sono arrivati ricchi investitori dall’estero. In Italia, invece, quasi nulla, tranne il cammino di risalita di Juventus e Napoli. Un po’ poco forse. Pinturicchio, in ogni caso, si metterebbe anche a disposizione per trovare una ricetta anti-crisi. Se dovesse arrivare una chiamata dalla nuova Federazione (quella che ancora non c’è), lui risponderebbe “presente”: «Se mi dovessero chiamare cosa risponderei? Io non ho il numero memorizzato, quindi lascerei squillare. Poi, se dovessero lasciarmi un messaggio, lo ascolterei». In un certo qual senso, la candidatura di Del Piero, potrebbe tornare utile.