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Di Francesco: «Non do giudizi sul mercato. Ritiro voluto da me e dalla società»

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di francesco roma

Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Frosinone, partita della sesta giornata di A, 2018/2019

Conferenza stampa molto attesa, quella di Eusebio Di Francesco. Il tecnico della Roma ha parlato alla vigilia del match contro il Frosinone e non solo. Ecco le sue dichiarazioni: «Il ritiro è stato voluto da me e dalla società, anche per compattare le cose e per valutare al meglio le difficoltà. Frosinone? Lo dicono i dati, i numeri, sarà una partita simile a quella di Bologna ma la giocheremo in casa e siamo obbligati, visto il momento, a cercare a tutti i costi i 3 punti. Giudizio sul mercato estivo? Cercate di pungolarmi su questo ma è un errore parlare su questo. Io devo valorizzare al meglio la rosa, cosa che non ci sta riuscendo. Siamo alla quinta giornata e bisogna pensare al Frosinone, dobbiamo lavorare. I giudizi in questo momento non sono corretti. Dzeko? Ci sono tante gare alle porte, o gioca lui o gioca Schick, tenendo presente il derby e la gara di Champions, considerando anche che Edin ha giocato tanto in Nazionale. Karsdorp? Problemi tecnici. Non c’è stata alcuna lite col ragazzo. Ho tre terzini e in base a quello che vedo, scelgo. Sta a lui lavorare e riconquistare quelle posizioni che secondo qualcuno avrebbe perso».

Ancora Di Francesco: «Pallotta disgustato? Mi sarei preoccupato se fosse stato felice. Fiducia? Non c’è bisogno di sentire la fiducia di nessuno in questo momento. Nervosismo in campo? Ce l’abbiamo tutti quando le cose non vanno bene. Bisogna capire perché le cose non vanno. Io ho bisogno dei calciatori, loro hanno bisogno di me. Insieme possiamo uscire da questa situazione senza puntare il dito. Siamo consapevoli che non stiamo facendo bene ma siamo consapevoli che possiamo risalire la china. Le mie parole dopo Bologna? Quando le prestazioni non riescono bisogna tirare fuori qualcosa in più. Siamo mancati nella continuità della gara. L’approccio a Bologna è stato buono, poi abbiamo preso gol e la squadra si è disunita. Dobbiamo ritrovarci anche tirando fuori da dentro qualcosa, da uomini. Domani, chi non gioca, non è perché non è uomo ma ho bisogno di ritrovare quelli che hanno dimostrato in tante occasioni, nelle difficoltà, di essere anche uomini. Gol di Santander? Il giocatore che più si è avvicinato a Santander era Marcano, che era quello più lontano. Dobbiamo difendere meglio. Santander è combattivo, è il giocatore che ha fatto più scatti, più determinazione in campo, ma è stata una nostra carenza in campo. Bisogna leggere e interpretare meglio le azioni e in quel caso abbiamo fatto un’interpretazione negativa».

Ancora Di Francesco: «Liti tra i calciatori? Voi non avete mai visto liti, magari litigassero di più, è una questione di amor proprio e siamo ancora in tempo. Siamo tutti in discussione ma c’è la voglia di rispondere in maniera differente, non sempre ci si riesce ma è il momento in cui bisogna farlo e basta. Kluivert è un’ala sinistra? Chi ve l’ha detta questa cosa, il ct olandese? Kluivert è un esterno d’attacco che può fare più ruoli. L’anno scorso ho messo El Shaarawy a destra ed ero un fenomeno, ora Kluivert non può giocare a destra? Lui può fare più ruoli, ha avuto due-tre occasioni e se avesse fatto gol si starebbe parlando di altro. La ragione la vedremo alla fine. Perotti? E’ infortunato, non sarà disponibile perché si è fatto male al flessore e non sarà della gara, speriamo di riaverlo contro l’Empoli. Io ho detto che mi sarei fatto da parte? Non mettetemi in bocca parole che non ho detto. Io ho detto che sarei pronto a farmi da parte se la squadra non mi seguisse. Portatemi la registrazione. E’ come la lite Dzeko-Florenzi, che è stata inventata».