Esclusiva, Xavier Jacobelli: "Giudici di porta? Non servono a niente. Zeman ha bisogno di tempo e l'Inter è da scudetto" - Calcio News 24
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2012

Esclusiva, Xavier Jacobelli: “Giudici di porta? Non servono a niente. Zeman ha bisogno di tempo e l’Inter è da scudetto”

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Xavier Jacobelli, ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport ed attualmente alla guida di Calciomercato.com, ha accettato di rispondere, in esclusiva, ad alcune domande di Calcionews24.com sui principali temi dell’attualità calcistica:

Il pasticcio di Catania e il vespaio di polemiche che ne è seguito. Non crede che maggior moderazione e diplomazia da parte di Alessio e Marotta nel post-partita avrebbe permesso di stemperare i tono? In fondo, sarebbe bastato ammettere che il Catania è stato pesantemente danneggiato dagli errori arbitrali e la Juventus ne sarebbe uscita, forse, in modo migliore…

“Nel migliore e utopistico dei mondi possibili, sarebbe stato bello rigiocare la partita. Alla faccia di Nicchi, di Braschi, del Palazzo del calcio. Ma con la moviola in campo, s’intende. E cambiando tutti gli arbitri”.

A proposito: perché impiegare dei fischietti navigati e “affermati” come giudici di porta? Il rischio è che, alla fine, sentano il ruolo un po’ stretto e mettano bocca anche su decisioni che, in fondo, non gli competerebbero.
 
“I giudici di porta non servono a nulla. Aumentano solo la confusione (Catania docet), quando non si sovrappongono all’arbitro e ai guardalinee (chiedere informazioni a Rizzoli). La tecnologia basta e avanza, ma Platini da quest’orecchio non ci sente, come Blatter. Per il presidente dell’Uefa la partita ideale potrebbe essere quella con 1 arbitro, 2 guardalinee, 2 giudici di porta e 2 arbitri piazzati sopra le trasverse”.

L’anno scorso il gol di Muntari, quest’anno la rete di Bergessio: possibile che la Juventus non riesca mai a godersi un successo senza discussioni e polemiche?
 
“Ma la colpa non è della Juve: è del Sistema che aborrisce la tecnologia. Perchè sa che, con la moviola il campo, la possibilità di condizionare le partite verrebbe drasticamente ridotta”.

Da Napoli si alzano lamentele convinte: a Pechino, Mazzarri fu espulso per aver oltrepassato l’area tecnica. A Catania ad alcuni juventini della panchina e stato permesso di accerchiare il guardalinee: perché in Italia non si riesce mai ad adottare una minima uniformità di giudizio?
 
“Bisogna chiederlo a Nicchi e a Braschi. Ma dubito rispondano. Al massimo replicherebbero che tutto va bene, che qualche errore ci può stare e che gli arbitri italiani sono i migliori del mondo”.

A proposito di Napoli. Brutte le sconfitte in Europa League: competizione chiaramente snobbata, eppure non possiamo proprio permetterci di farlo visto il tracollo del nostro coefficente Uefa.

“Continuo a non capire perché una grande squadra come il Napoli snobbi in questo modo l’Europa League, collezionando figuracce (Eindhoven e Dnipropetrovsk) che si sarebbe potuto tranquillamente risparmiare”.
 
Il solito Zeman: montagne russe…Fino a quando saranno capaci di sopportarlo a Roma?

“Io sto con Zeman: ha bisogno del tempo necessario per costruire una squadra rifatta dalle fondamenta. Potrà e dovrà essere giudicato a fine stagione. Non ora”.

Chiudiamo con le milanesi: l’Inter su, il Milan quasi a picco. Moratti fa un pensierino allo scudetto mentre Galliani… Pianifica il futuro? Sarà Guardiola a suonare la carica rossonera la stagione prossima?

“L’Inter può battersi per lo scudetto e, già sin d’ora, è una delle principali rivali della Juve. Stramaccioni sta lavorando molto bene e, a soli 36 anni, ha cominciato nel modo migliore la sua carriera professionistica. Il Milan è stato disintegrato in estate da Berlusconi e Galliani con la micidiale aggravante delle cessioni di Thiago Siva e Ibrahimovic. Considerato l’organico che si ritrova, Allegri sta facendo miracoli. Guardiola costa troppo. A meno che Berlusconi non riapra i cordoni della borsa. Ne dubito”.