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Italiane, che flop in Europa! Non accadeva da 15 anni: analisi, cause e conseguenze

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Niente quarti, mai così male dal 2000/01: nell’ultimo mese una sola vittoria in 12 confronti ad eliminazione diretta

Europa amara per le squadre italiane, sia per ciò che riguarda la Champions sia per l’Europa League. Il disastroso bilancio è sotto gli occhi di tutti: Juventus e Roma eliminate agli ottavi della massima competizione europea, Fiorentina e Napoli fuori ai sedicesimi e Lazio eliminata ieri dallo Sparta Praga agli ottavi della seconda manifestazione per importanza. Se ci aggiungiamo l’eliminazione della Sampdoria ai preliminari di Europa League e la retrocessione dei biancocelesti dalla Champions dopo la sconfitta nel doppio confronto contro il Bayer Leverkusen, allora il quadro è completo: stagione internazionale da dimenticare per le compagini nostrane.

I PRECEDENTI: NON ACCADEVA DA 15 ANNI – Nessuna italiana ai quarti di finale, quindi. Un risultato negativo che non si ripeteva da ben 15 anni. Per trovare un’annata europea così disastrosa, infatti, bisogna tornare indietro alla stagione 2000/01. In quell’occasione tra Champions ed Europa League (che prendeva il nome di Coppa Uefa, ndr), la Serie A portò ad inizio stagione, compresi preliminari, ben 9 squadre in Europa, a differenza delle 6 presentate ad agosto 2015. Nonostante i numeri e il periodo ben diverso per il calcio italiano, in quell’occasione solo 3 squadre riuscirono a raggiungere gli ottavi di finale, e tutte nella seconda competizione per importanza: il Parma fu poi eliminato dal PSV Eindhoven, l’Inter dall’Alaves e la Roma dal Liverpool

ELIMINAZIONE DIRETTA, IL DATO CHE FA RIFLETTERE – Se c’è un aspetto che preoccupa più di tutti è il bilancio disastroso della fase ad eliminazione diretta. Tra sedicesimi di Europa League e ottavi di Champions sono state 12 le partite delle italiane considerando l’andata e il ritorno di ognuna: 1 sola vittoria (quella della Lazio contro il Galatasaray), 4 pareggi e ben 7 sconfitte, con ben 22 gol subiti e solo 10 siglati. Un dato allarmante che però deve tener conto anche della fase a gironi: se Juventus, Roma e Fiorentina fossero passate come prime nei rispettivi gruppi, di sicuro di fronte ci sarebbero stati avversari più abbordabili rispetto a Bayern Monaco, Real Madrid e Tottenham. Ma bisogna sottolineare come anche ad inizio stagione le difficoltà delle italiane negli scontri diretti erano già chiare: lampante esempio rappresentato da Lazio – Bayer Leverkusen di Champions e Sampdoria – Vojvodina di Europa League.

PASSO INDIETRO IN POCHI MESI – Eppure lo scorso anno andrò diversamente, con i risultati ottenuti che sembravano rappresentare una sorta di rinascita per il calcio italiano. Juventus in finale di Champions League, gara poi persa contro gli alieni del Barcellona, e Fiorentina e Napoli in semifinale di Europa League. Risultati lontanissimi se pensiamo al bottino magro di questa stagione, con le tre squadre appena citate uscite alla prima fase ad eliminazione diretta che ha fatto seguito alla fase a gironi. Ma è stata solo sfortuna per i sorteggi poco benevoli? Forse non proprio.

LE CAUSE DEL CROLLO ITALIANO – Metterla sul lato economico e sulle strutture che continuano ad essere distanti anni luce rispetto alle altre big d’Europa sarebbe troppo scontato. I problemi riscontrati quest’anno, infatti, erano presenti anche durante la scorsa annata, eppure le cose sul campo andarono molto meglio solo pochi mesi fa. Come spostare le attenzioni soltanto sulle questioni arbitrali che, intendiamoci, hanno penalizzato pesantemente le squadre nostrane in determinati frangenti, può risultare molto riduttivo. E allora a cosa è dovuto questo crollo in Europa? Parliamo di scelte. I casi più chiari sono rappresentati da Juventus e Fiorentina: i bianconeri in estate hanno iniziato una nuova era privandosi di giocatori del calibro di Pirlo, Vidal e Tevez e il cambio generazionale fino ad ora ha funzionato. Ma cedere così presto un giovane di belle speranze come Coman forse non è stato giustissimo: e proprio il francese due giorni fa ha punito la sua ex squadra spaccando in due la partita. Passiamo alla viola: lo scorso anno la compagine guidata allora da Montella buttò fuori proprio gli Spurs, poche settimane fa invece c’è stato il disastro di Londra. Anche qui questione di scelte: Fiorentina, a detta di tutti, indebolita dal mercato, Tottenham rinforzato come dimostra anche il duello in vetta alla Premier League con la sorpresa Leicester City.

LE CONSEGUENZE DEL FLOP – Ed ora, cosa succederà? Nessuno può dirlo con certezza, ma con un Europeo alle porte la situazione pare più che preoccupante. La possibilità di arrivare almeno in finale come successo quattro anni fa al momento è un’ipotesi remota, ma starà a Conte provare a risollevare una Nazionale uscita malconcia anche dal Mondiale disputato in Brasile nel 2014. Ciò che può far discutere nell’immediato, però, è il Ranking Uefa che non sorride affatto alla Serie A. L’Inghilterra, infatti, ci è ancora avanti e di questo passo ritrovare i quattro posti in Champions sarà un’impresa ardua. Le spagnole viaggiano a ritmi imprendibili, le tedesche ormai hanno trovato una certa solidità anche in Europa: ora non ci resta che tifare contro le compagini d’Oltremanica, sperando in un tanto atteso exploit delle italiane già dal prossimo anno.