Europa League, altro che quarto posto! - Calcio News 24
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2009

Europa League, altro che quarto posto!

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5 Febbraio 1997, la Juventus di Marcello Lippi vince la Supercoppa Europea umiliando il Paris Saint Germain con un complessivo punteggio di 9 reti a 2.
Sono passati 13 anni da quel giorno, ultimo successo internazionale della squadra bianconera. Un’eternità .
Basterebbe questo a spiegare il perchè l’Europa League dovrebbe esser a tutti i costi l’obiettivo primario della Vecchia Signora da qui a fine stagione. La Juventus ha bisogno di tornare a vincere e di ridarsi un’immagine internazionale, soprattutto dopo lo scandalo del 2006.
E’ vero, l’Europa League non ha il prestigio della Champions, ma è comunque un trofeo internazionale di grande importanza e che vede ancora in corsa squadre di grande blasone come il Liverpool, il Valencia, il Benfica, il Werder Brema, il Marsiglia tanto per citarne alcune. E poi vincendo la coppa ci si garantisce il diritto a disputare la finale di Supercoppa Europea contro la vincente della Champions. Vincere aiuta a vincere.
Ovvio, che se potesse Zaccheroni metterebbe una firma a sangue sulla vittoria in Europa League sommata al quarto posto in campionato. Ma se si dovesse scegliere tra le due opzioni, cosa è meglio? Questo è il dilemma che sta infiammando le discussioni dei tifosi bianconeri.
Personalmente non ho dubbi: Europa League tutta la vita.
Un conto è arrivare terzi in campionato e garantirsi l’accesso diretto alla coppa massima, un altro è arrivare quarti e dover disputare poi ad Agosto un preliminare ad alto coefficiente di difficoltà . Sapete cosa comporta dover anticipare la preparazione fisica nella stagione post-mondiale?
I mondiali termineranno nei primi giorni di Luglio, il preliminare si giocherebbe invece per i primi di Agosto.
Praticamente si corre il rischio di condizionare in negativo la stagione ancor prima di iniziarla. Senza contare le eventuali ripercussioni negative che potrebbero seguire ad una probabile eliminazione nel turno preliminare…
Molti dicono “senza la Champions però si perdono 15-30 milioni o anche più”.
Forse è vero, ma i soldi nel calcio non sono tutto e la nuova Juve ne è un esempio lampante in merito. Se quei 30 milioni mi servono per comprare Tiago o Andrade, garantire un top-ingaggio a Poulsen o strapagare Felipe Melo, ne ho davvero bisogno?
Il quarto posto non da garanzia alcuna, se non dubbi e grandissime preoccupazioni per quello che potrebbe generare. E poi l’Europa League è forse la dimensione reale della forza dell’attuale Juventus.
Di certo però la squadra bianconera non può nemmeno puntare ad arrivare appositamente quinta o sesta, dietro Napoli o Palermo, per evitare il preliminare.
Ma dovrebbe esser chiaro in Società  che se c’è un obiettivo su cui ci si deve concentrare quello è l’Europa League e se invece va fatto turn-over, quello si deve fare in campionato a meno che non rispuntasse all’orizzonte qualche speranza di terzo posto.
Ma con un Inter sempre più sull’orlo di una crisi di nervi (vedi sconfitta di Catania) e con Milan e Roma che vedono la vetta, credo poco ad una rimonta bianconera per un posto sul podio.
Anche perchè il Milan non avrà  più le fatiche di coppa visto che è stato umiliato dal Manchester United trascinato da un immenso Rooney (che sta beneficiando e non poco della cessione di Cristiano Ronaldo al Real Madrid). Un Milan che però da qui a fine stagione non avrà  più nemmeno Nesta e questa sarà  un’assenza pesantissima.
Tornando a Cristiano Ronaldo bisogna rimarcare il clamoroso fallimento europeo del Real, che nell’anno in cui avrebbe potuto disputare la finale di Champions in casa è stato clamorosamente eliminato agli ottavi dal Lione. Un altro esempio di come i soldi nel calcio non sono tutto. Oltre 250 milioni di euro investiti la scorsa estate dalla squadra spagnola, regina indiscussa del mercato, per poi svendere Robben e Sneijder….
Robben, che è stato decisivo per il Bayern Monaco nell’eliminazione della Fiorentina.
Sneijder, al quale i tifosi interisti si affidano per sfatare la maledizione dell’eliminazione agli ottavi! Non sarà  facile.
Contro il Chelsea ci vorrà  un’impresa vera perchè lo Stamford Bridge sarà  sicuramente una bolgia e la squadra di Ancelotti poi è una delle squadre più forti e quadrate d’Europa!
Un’eventuale eliminazione interista sarebbe però clamorosa per il calcio italiano e sopratutto per Mourinho, perchè diciamolo chiaramente:
un allenatore che incassa in 2 anni 20 milioni di euro e non riesce nemmeno a superare gli ottavi di Coppa ha fallito clamorosamente!
Il calcio italiano ne uscirerebbe ancor di più ridimensionato, ma di questo ringraziate Guido Rossi…..

Stefano Discreti