2012
Fiorentina, Jovetic: “Felice di essere rimasto, Toni…”
FIORENTINA JOVETIC – La redazione della Gazzetta dello Sport ha intervistato Stevan Jovetic. L’attaccante montenegrino, uno degli uomini mercato della scorsa estate, alla fine è rimasto alla Fiorentina, una scelta che lo rende particolarmente orgoglioso: “È stata una lunga estate, intensa, ma anche divertente. Credo che un giocatore importante debba sapersi abituare alle voci di mercato e comportarsi sempre con professionalità. Io l’ho fatto, potete chiedere conferma a Montella: non ho mai saltato neanche mezzo secondo di allenamento, ho giocato novanta minuti in tutte le amichevoli, ho sempre tirato al massimo. Anche quando sembrava che il mio futuro fosse davvero incerto. Se mi sono mai sentito lontano da Firenze? Lontano no, ma in bilico sì. Quando girano così tante voci, qualcosa di vero c’è sempre. La Juve? Beh, loro mi hanno cercato con grandissima insistenza, lo ammetto. Farci un pensiero è normale quando ti senti fare certi discorsi: la possibilità di giocare la Champions League, la stima di tutto l’ambiente, il fatto di essere al centro di un progetto tecnico. Ma per quello non c’era bisogno di andare fino a Torino, lo sono già qui. Felice di essere rimasto? Assolutamente si, non sono affatto pentito. È vero che il presidente Della Valle mi ha parlato e mi ha convinto a restare, ma partiva da una buona base, sapevo che avrei fatto bene a restare qui. Il ‘no’ al City? Semplice, ho fermato io la trattativa. Quando dall’Inghilterra si sono fatti avanti con forza io avevo già deciso di restare a Firenze. Mi aspettavo il ritorno di Toni? Sinceramente no, ma è stata una sorpresa positiva. Luca è un campione e può darci un grande aiuto. È vero, mi ha sfidato dicendomi di dimostrargli che sono all’altezza dei campioni che hanno giocato con lui, da Totti a Ribery. Lo farò. Dove può arrivare la Fiorentina? L’obiettivo, come è già stato detto, è il ritorno in Europa. Sono rimasto per questo e non me andrò finché la Fiorentina non sarà tornata ai livelli che le competono. Io non faccio promesse soltanto per accattivarmi le simpatie della gente. Era un momento di riflessione, avevo offerte importanti e un giovane come me ha il dovere di pensarci, lo farebbe chiunque ragazzo al mio posto, in qualsiasi settore. Io l’ho fatto e ho scelto Firenze perché amo questa città e questa squadra, credo che così la mia decisione abbia ancora più valore, in quel contesto non avrei potuto tradire per andare alla Juventus. Ho parlato in campo e sto parlando ora, non sarò mai uno che sfugge alle responsabilità.“