Francia-Croazia 4-2, pagelle della finale Mondiali di Russia 2018 - Calcio News 24
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Le pagelle di Francia-Croazia 4-2, finale Mondiali 2018: Mbappé show, Perisic non basta

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Francia Mondiali 2018

Francia-Croazia 4-2, le pagelle: transalpini in trionfo con un Mbappé da sogno e Pogba dominante in mezzo al campo, dall’altra un grande Perisic non basta

Pronostico confermato a Mosca: la Francia, favorita della vigilia contro una Croazia incerottata e sfiancata da tre partite di fila vinte ai supplementari o ai rigori, si laurea campione del mondo imponendosi per 4-2 nella finalissima della manifestazione iridata. Russia 2018, così, iscrive i Blues di Deschamps sull’albo d’oro della Coppa del Mondo.

Le pagelle della Francia: Mbappé nel solco di Messi e CR7, che papera Lloris…

LLORIS 5 – Mondiale perfetto, finalissima da spettatore. Poi decide di passare alla storia con una papera suo malgrado indimenticabile. E Karius ringrazia.

PAVARD 6.5 – Non è la sua migliore partita: sbaglia qualche appoggio di troppo e spesso viene messo in apprensione da Rebic. Ma quando alza la testa la fascia destra è roba sua. Solo e soltanto sua.

VARANE 7 – Monumento nazionale: è un ’93, ma gioca un Mondiale da veterano. Ottimo anche in finale. E Florentino Perez gode.

UMTITI 6 – Vuole dare brio, un po’ troppo brio, alla finalissima. Ci riesce, tentando improbabili dribbling. Ma alla fine se la cava sempre: un po’ di sano fattore C non guasta mai.

HERNANDEZ 7.5 – Gara straordinaria, fatta di tante componenti: corsa, tecnica, applicazione e generosità. Cresciuto esponenzialmente di partita in partita: très bien.

POGBA 8 – In Russia decide di togliersi i panni indossati in troppe partite con il Manchester United. Torna umile, come nel suo primo anno a servizio di Conte alla Juve. Ed è così che riesce a giganteggiare. Poi, si inventa il gol che sancisce il successo della Francia: è tornato!

KANTE’ 5.5 – Stanco, stanchissimo, stremato. Ma con lui, la Francia, ha giocato tutte le partite in dodici. Fino alla finale (10′ st N’ZONZI 6.5 – Gestione della palla esemplare: ha fatto esattamente quello che gli ha chiesto Deschamps).

MATUIDI 7 – Motorino infaticabile, che anche dal punto di vista tecnico si distingue in una partita delicatissima. La più delicata: superbo (23′ st TOLISSO 6.5 – Si imbuca alla festa nel finale: lo merita anche lui).

MBAPPE’ 8.5 – Come un taglio sulla tela: squarcia il Mondiale a suon di falcate, progressioni e accelerazioni improvvise. Il calcio mondiale ha trovato il degno erede della coppia d’oro Messi-Cristiano Ronaldo.

GIROUD – Non segna, ma non è un problema: lavora per la squadra, prende le botte per tutti e alla fine Deschamps non lo toglie più. Umiltà al potere (36′ st FEKIR NG).

GRIEZMANN 8 – Lo aveva già sbagliato un rigore in finale, quella di Champions League contro il Real Madrid del 2016. Poi, come se non bastasse, ha perso anche l’ultimo atto degli Europei in casa contro il Portogallo. Ma stavolta è pronto a prendersi un popolo intero sulle spalle: sul pallone calciato dal dischetto sull’1-1 c’è il peso di un passato da scacciare come il peggiore degli incubi. Missione, meravigliosamente, compiuta.

ALL. DESCHAMPS 8 – La sua Francia sembra la Juve: non bella, non entusiasmante, spesso nemmeno padrona del gioco. Ma tremendamente vincente. Riesce a toccare il punto più alto della sua carriera da allenatore con una squadra giovanissima: vincere il Mondiale con i baby è davvero tanta roba.

Le pagelle della Croazia: Perisic e Vida non bastano, Subasic accusa il colpo

SUBASIC 5 – Accusa il contraccolpo psicologico quando la Francia mette la freccia: evidenti le responsabilità sulla quarta rete dalla distanza di Mbappé

VRSALJKO 5 – Non riesce a blindare la fascia dietro, non riesce a pungere con i suoi cross davanti: una finale tutta in salita conclusa con il fallaccio di frustrazione ai danni di Griezmann che gli vale una sacrosanta ammonizione

LOVREN 5.5 – Si sgretola, colpo dopo colpo, come tutto il muro croato di fronte alle bocche di fuoco transalpine. E al fischio finale sono quattro le reti sul groppone…

VIDA 6.5 – L’ultimo ad arrendersi della truppa balcanica: offre un delicato assist a Perisic che riapre la partita nel primo tempo, ferma due volte Mbappé lanciato a rete tenendo così i suoi in partita. Almeno finché può…

STRINIC 5.5 – Quello con Mbappé era il “miss match” più evidente alla vigilia della finale: il terzino croato infatti arranca, impacciato come nelle ultime uscite, ma almeno non affonda… (37′ st PJACA NG)

MODRIC 6 – Non gli riesce l’ultima scalata, la più ardua: dopo aver condotto per mano i suoi fino all’ultimo atto iridato, si scontra con la dura realtà della

BROZOVIC 6 – Dentro alla partita come per nulla scontato quando si parla di lui, si danna l’anima con proficui ripiegamenti difensivi anche con la Croazia sotto di tre reti

REBIC 5.5 – La granitica retroguardia transalpina gli mette la museruola: dopo un Mondiale da arrembante protagonista, un ultimo atto sotto anestesia (26′ st KRAMARIC NG)

RAKITIC 5.5 – Nel vivo del gioco, ma gli manca sempre qualche centesimo per fare un euro. E così non riesce ad estrarre dal cilindro la giocata risolutiva per far pendere dalla parte della Croazia l’ago della bilancia

PERISIC 7 – Prestazione mondiale nell’ultimo atto della manifestazione iridata: un gol gioiello e tante preziose giocate che a lungo permettono ad un popolo di continuare a sognare. E l’Inter si sfrega le mani…

MANDZUKIC 6 – Sfortunato nel deviare fortuitamente all’interno della propria porta il pallone che sblocca l’incontro, ma come sempre non si lascia scoraggiare e battaglia su ogni pallone. Come in occasione del pressing sui piedi di Lloris che vale la rete del 4-2

ALL. DALIC 6 – Difficile chiedere di più a lui, difficile per lui chiedere di più ad una squadra spremuta da un Mondiale che ne ha prosciugato ogni energia. Nonostante questo la Croazia scende in campo arrembante e su ritmi sostenuti. Finché ne ha.