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Football Leaks, GestiFute sotto osservazione

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Cristiano Ronaldo

Continua l’inchiesta che sta sconvolgendo il mondo del calcio internazionale: l’attenzione rivolta a “Football Leaks” si concentra su GestiFute, la società di procuratori gestita da Jorge Mendes

Il caso è complesso. E a livello giuridico deve ancora iniziare il suo corso. Il consorzio di giornali che fa capo al settimanale tedesco Der Spiegel ha ricevuto da una fonte anonima documenti legati al mondo del calcio, tra cui migliaia di pagine relative all’attività di GestiFute, la società di Jorge Mendes, e da qui è nata l’inchiesta giornalistica «Football Leaks». In Spagna il giornale associato al consorzio è El Mundo, che da tre giorni nonostante l’ingiunzione di un giudice a non farlo produce pagine e pagine sul caso perché uno degli epicentri fondamentali è la Spagna, il paese nel quale risiedono o risiedevano i protagonisti della vicenda: Mou e Ronaldo, Pepe e Carvalho, Falcao e James Rodriguez per citarne alcuni. Il quotidiano sostiene che la trama di società offshore creata da GestiFute tra Irlanda e Isole Vergini Britanniche per deviare i guadagni di Ronaldo e degli altri protagonisti (e da lì a conti in Svizzera) è illegale ed è costata al fisco spagnolo una montagna di milioni. GestiFute si difende proclamando l’innocenza propria e dei propri assistiti e si prepara al contrattacco legale.

LEY BECKHAM – È chiaro che se uno guarda la foto pubblicata ieri dal Mundo dell’edificio in stato di semi-abbandono che alle Isole Vergini ospita la società che secondo i documenti filtrati dovrebbe gestire le centinaia di milioni prodotte dai calciatori legati a Jorge Mendes può pensar male: non siamo nella City londinese. Però allo stesso modo va citata la famigerata Ley Beckham, la legge che prese il nome dal calciatore inglese acquistato dal Madrid nell’anno della creazione della norma che permetteva ai residenti stranieri arrivati in Spagna di tributare come se fossero non residenti, al 24% invece che al 48%, e solo sugli introiti generati in Spagna. Secondo gli avvocati che gestivano il patrimonio di Ronaldo, gli incassi derivanti dai suoi diritti d’immagine erano generati all’estero, perché prima che Cristiano firmasse per il Madrid li cedette a società delle Isole Vergini.

PAGAMENTO CONTENUTO – Enel 2014, ultimo anno di protezione della Ley Beckham, Ronaldo con lungimiranza li passò per il lustro 2015-2020 a una società di Peter Lim, padrone del Valencia e amico di Mendes. La cosa ha permesso a Ronaldo di versare al fisco appena il 4% dei 150 milioni di euro generati in pubblicità tra il 2008 e il 2020. Da GestiFute sottolineano che a oggi il fisco non ha riscontrato nessuna irregolarità, negano qualsiasi ipotesi di evasione e nell’eventuale caso si riscontri elusione fanno sapere che pagheranno quanto deciso dall’erario. Al momento però non c’è nessuna inchiesta.

MESSI CONDANNATO – Siamo insomma ancora molto lontani da quanto avvenuto con Mascherano e Messi, condannati rispettivamente a pene di 8 e 21 mesi (in quanto incensurati non sono dovuti andare in carcere) per evasione fiscale e costretti a pagare multe salate che nel caso di Messi sono arrivate a quasi 50 milioni di euro per un’evasione decisamente minore rispetto a quella ipotizzata dal Mundo per Ronaldo. Però nessuno dei due argentini era «protetto» dalla Ley Beckham.

GLI ALTRI – Tra gli altri uomini di GestiFute, José Mourinho ha già versato 2 milioni di euro al fisco spagnolo per un’infrazione sui diritti d’immagine relativa agli anni madrileni 2012 e 2013. Tre giorni fa un altro ex madridista, Ricardo Carvalho, si è presentato di fronte al giudice di Plaza Castilla per pagare la multa mentre l’ingiunzione nei confronti di Radamel Falcao (ex Atletico) è un pochino più indietro nel suo decorso giudiziario. Ricordiamo che sono aperti anche i procedimenti contro Eto’o (il giudice ha chiesto 10 anni di carcere e una sanzione di 68,8 milioni di euro), il suo ex compagno Adriano Correia e Xabi Alonso. Il fisco spagnolo è molto attivo, vedremo se un giudice riterrà necessario avviare un’indagine su Ronaldo.