Gol e assist, Neymar batte il Messico 2-0 - Calcio News 24
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2013

Gol e assist, Neymar batte il Messico 2-0

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CONFEDERATIONS CUP 2013 BRASILE MESSICO NEYMAR – E’ subito spettacolo all’Estadio Castelao di Fortaleza per l’incontro tra Brasile e Messico, valido per il secondo turno del Girone A della Confederations Cup. La formazione di Scolari parte col botto, occupando in pianta stabile la metà campo messicana: prima Neymar e dopo Marcelo preoccupano Corona, successivamente Webb annulla la rete di Oscar viziata dalla posizione irregolare di Neymar. Julio Cesar risponde “Presente” su una conclusione facile da domare di Dos Santos, mentre nel ribaltamento di fronte Hulk tira debolmente in area messicana. Tutto questo in solo 8 minuti, fino a quando Neymar decide di salire in cattedra: Dani Alves sale e crossa in area, Rodriguez devia di testa il traversone sul sinistro del giovane asso del Barcellona che, in tutta tranquillità, batte Corona con una precisissima conclusione al volo. Nella bolgia verdeoro del Castelao, il Messico cerca di fare le barricate: nessuna difesa però può niente davanti alle insistite folate brasiliane. Corona, intanto, evita l’1-2 di Dani Alves, pericoloso con un tiro cross diretto all’incrocio. La sicurezza della formazione carioca però è a tratti eccessiva: il segnale è il “sombrero” di Marcelo in area nel tentativo di alleggerire l’azione, ma con il risultato di consegnare la palla nei piedi di Meir che, senza tanti complimenti, conclude verso Julio Cesar, per sua fortuna imprecisamente. Al 23′ Neymar ritenta la fortuna: stop di petto su un lancio “missile” di Dani Alves e tiro al volo, che esce di poco alto sulla traversa.

LUCE SPENTA – Dopo l’inizio scoppiettante degli uomini di Scolari, la “fiamma” verdeoro sembra placarsi con il passare dei minuti. Il Messico ne approfitta per fare capolino nella metà campo avversaria, ma senza mai affondare dalle parti di Julio Cesar. L’onda d’urto brasiliana è domata dalla squadra di de La Torre, ma per segnare nel calcio serve tirare in porta. Dos Santos si ricorda di questa piccolo particolare al 47′, con una punizione da posizione defilata che allarma l’ex portiere dell’Inter. Per il resto, quello del Messico è uno sterile possesso palla utile ad interrompere le iniziative carioca, ma non a rendersi pericoloso in avanti.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa, il Brasile riparte all’attacco. Il Castelao grida al gol sulla ribattuta corta di Thiago Silva, dopo la respinta di Corona sul colpo di testa di Paulinho: Webb però annulla per fuorigioco. La partita non è delle migliori, ma almeno c’è Neymar che prima apparecchia per Hulk in area e dopo preoccupa Corona con un insidioso diagonale. La partita sembra avere una scossa: il Messico si sveglia con il cross basso di Dos Santos per Hernandez, anticipato all’ultimo momento dalla provvidenziale scivolata di David Luiz. Scolari effettua il primo cambio al 62′, sostituendo uno spento Oscar con il Profeta Hernanes, alla ricerca di idee fresche sulla linea mediana. Dos Santos è l’uomo migliore dei suoi, ma il ritmo basso di entrambe le squadre non permette guizzi negli ultimi 16 metri. Gli uomini di de La Torre giocano sicuramente meglio del Brasile versione moviola, ma Julio Cesar non deve mai sporcarsi i guanti.

TUTTO NEYMAR – Al 78′ Scolari si gioca la carta Lucas al posto di Hulk al fine di velocizzare un ritmo ridotto ai minimi storici. Ma non basta: il Messico, complice l’ingresso di Barrera, cambia il passo mettendo alle corde la formazione di casa. I pericoli arrivano tutti dalla destra ma nessuno, tra Hernandez e compagni, riesce ad impensierire seriamente Julio Cesar. La partita però non finisce qui. Neymar decide di rianimare il finale con una serpentina micidiale in area avversaria tra tre difensori: dopo le finte arriva l’assist decisivo per Jo che, come con il Giappone, si fa trovare pronto all’appuntamento con il gol. Brasile, pardon Neymar batte 2-0 un Messico ormai vicino all’eliminazione. Il popolo verdeoro esulta per il suo nuovo fenomeno, Scolari dovrà invece inventarsi qualcosa di nuovo per proporre un Brasile in formato Mondiale.