Inter hai un problema: non c'è un trequartista in rosa - Calcio News 24
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Inter hai un problema: non c’è un trequartista in rosa

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Il pareggio di bologna ha evidenziato tutti i limiti di una squadra incapace di trovare quello che per spalletti era stato Nainggolan

C’è una cosa che la trasferta di Bologna ha sottolineato, il modulo adottato da Spalletti, il 4-2-3-1 non è adatto agli interpreti che ha disposizione; soprattutto con squadre che chiudono bene gli spazi e ripartono velocemente come il Bologna di Donadoni.

I decantati 50 milioni estivi che l’Inter avrebbe dovuto investire per il trequartista, dopo tutto, non sarebbero risultati ingiustificati. Il pareggio è probabilmente l’unica cosa che Luciano Spalletti, questa mattina, avrà salvato della prestazione di ieri sera, una partita in cui l’Inter è apparsa molle, incapace di sortire una degna manovra offensiva e di mettere seriamente in difficoltà l’avversario. Zero sono infattti le parate compiute da Mirante come zero sono i tiri verso la porta del Bologna.

Scarsa costruzione del basso, quantomeno nella prima ora di gioco, mancanza di incisività sulle fasce, dove Perisic e Candreva solo a tratti sono riusciti a rendersi utili, ma soprattutto assenza di gioco tra le linee e cattiveria nel recupero del pallone già dalla trequarti: a mancare, in sostanza, è stato Joao Mario. E non tanto in quanto Joao Mario, ma in quanto trequartista che Spalletti disperatamente cerca e che disperatamente sembra non trovare.

Il portoghese sembrava essere il candidato numero uno a ricoprire quella posizione, ma se la prestazione piuttosto incolore di Crotone aveva lasciato il beneficio del dubbio, quella di Bologna ha gettato il mister nello sconforto, generato anche dalla scarsa applicazione di Brozovic, ieri sera entrato nel finale di gara e notatosi solo per i facili palloni persi.

La soluzione, allora, potrebbe essere provare ad insistere su un altro modulo. Magari un 4-3-3 più classico, anche per ridare a Vecino maggiore incisività negli inserimenti offensivi, oppure ad un 4-2-4 con Eder accanto – e non dietro, come ieri sera – ad Icardi. Certo, la base inevitabilmente sarà quella composta dal 4-2-3-1, che contro Roma e Fiorentina ha comunque portato ottimi risultati, ma la sensazione è che soprattutto in un certo tipo di partite Spalletti possa ricorrere a soluzioni differenti.