Italia verso gli Europei: un inevitabile parallelo. Pregi e limiti degli azzurri - Calcio News 24
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2012

Italia verso gli Europei: un inevitabile parallelo. Pregi e limiti degli azzurri

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Il cammino della nazionale italiana verso Euro 2012, dopo un ottimo girone di qualificazione, non rispecchia sicuramente l’auspicio del ct Cesare Prandelli e di chiunque abbia a cuore le sorti dell’Italia. Impossibile – alla luce dello scandalo scommesse che ha travolto il calcio italiano – non tornare con la mente a quanto accaduto sei anni fa, quando il ribattezzato “Calciopoli” sembrò minare il percorso di avvicinamento della squadra di Lippi al Mondiale di calcio.

PERSONALITA’ – L’esito di Germania 2006 vive ancora nel cuore e nei ricordi dei tifosi italiani: il disastro iniziale si tramutò contro ogni pronostico in una vittoria stellare. Ci sono i presupposti perché ciò accada ancora? Difficile prevederlo, troppi i fattori in gioco. Di certo c’è che la squadra di allora fu in grado di attingere dal suo enorme bagaglio di carisma, personalità e dna vincente per trasformare rabbia ed indignazione nel valore aggiunto che poi condusse alla vittoria. Il gruppo attuale possiede al suo interno tali credenziali? Inevitabilmente – nel corso degli anni – tanti campioni di un tempo sono oggi out per ragioni di età, ma è proprio questo il grande lavoro a cui è chiamato Prandelli: dare le chiavi del gruppo ai leader ancora in gioco ed elevare la tensione dei meno esperti senza che la stessa si tramuti in un boomerang.

VALORI DELLA SQUADRA: PREGI E LIMITI – Il livello tecnico della compagine scelta dal tecnico di Orzinuovi è generalmente discreto, sulla carta un gruppo non comparabile a realtà più attrezzate ma in grado di giocarsi le sue carte. Il punto forte è il centrocampo, che può vantare interpreti del calibro di Pirlo, De Rossi e Marchisio su tutti, calciatori dall’indiscusso valore. Il settore offensivo è una scommessa che potrà rivelarsi redditizia: al recuperato Cassano ed all’imprevedibile – in tutti i sensi – Balotelli, si aggiungono attaccanti che hanno ben fatto nel recente torneo quali Giovinco, Di Natale e Borini, pedine che in corso d’opera potrebbero risultare più decisivi dei più accreditati. Il punto interrogativo riguarda la retroguardia: Prandelli ha giustamente puntato sull’assetto difensivo della Juventus campione d’Italia, il migliore con sole venti reti al passivo. Riusciranno Chiellini, Barzagli e Bonucci a dirigere efficacemente l’intero reparto e ripetere le prestazioni del campionato? L’eventuale risposta affermativa risulterebbe una roccia su cui elevare un progetto vincente.

ITALIA-RUSSIA 0-3: UN TEST MEDIOCRE – Unica amichevole pre Euro 2012, la sfida di Zurigo contro la Russia ha lanciato segnali contrastanti. Nella prima frazione, a fronte di qualche buona trama di gioco ben condotta da Pirlo e di una discreta spinta sulle fasce, l’assetto tattico scelto da Prandelli ha concesso troppo alle iniziative avversarie di una squadra non irresistibile. Un’Italia comunque propositiva: bene Balotelli come punto di riferimento offensivo ed in profondità, da rivedere la condizione fisica generale. Nella ripresa il crollo: la consueta girandola di sostituzioni attenua solo in parte la carenza di equilibrio palesata dagli uomini di Prandelli. Decisivi alcuni errori tecnici dei singoli, tre le reti della Russia con Kerzhakov prima e doppietta di Shirokov poi, ma più del dato in sé è emerso un preoccupante calo di ritmo non consentito ad una squadra la cui qualità è buona ma non altissima. Sarà fondamentale ricercare il giusto approccio mentale e – tatticamente – ridurre le distanze tra i reparti per vivere un Campionato europeo da protagonista e non da outsider.