La Juve, il Napoli e i sogni di Champions League - Calcio News 24
Connettiti con noi

Champions League

La Juve, il Napoli e i sogni di Champions League

Pubblicato

su

champions league roma napoli

A proposito delle seconde in Europa

Sono giorni sospesi, calcisticamente parlando (e anche politicamente): da un lato c’è un presente intrigante, con big-match nei vari campionati europei che consentiranno di precisare meglio il quadro su gerarchie che iniziano ad avere una loro attendibilità. Per intenderci: Nizza, Chelsea e RB Lipsia, le “sorprese” di questa prima parte di stagione, sono chiamate a confermare quanto di buono – e anche di ottimo – fin qui fatto. Chiudere l’anno in testa significherebbe regalare una nuova visione ai loro tornei, a maggior ragione considerando come queste squadre non saranno impegnate in Champions o in Europa League, di conseguenza diventeranno ancor più pericolose nei mesi a seguire. L’altro versante riguarda invece l’idea di futuro che si sta alimentando in queste ore, nella spasmodica attesa dei sorteggi di Nyon. Il dibattito autoalimentatosi sul significato del piazzarsi primi o secondi ha toccato picchi surreali: un grande club ha il dovere di giocare sempre per vincere e non per ragioni di lealtà o di convenienza, ma perché solo così potrà nutrire una cultura interna che lo porterà fatalmente a inseguire grandi traguardi. Senza contare che qualora qualcuno avesse tentato di non qualificarsi come primo, andando poi incontro a un’estrazione con il Barcellona, avrebbe raggiunto il massimo dell’autolesionismo possibile. Con la presenza di gironi di ferro usciti in sorte a fine agosto, era del tutto normale che nascesse un quadro che certamente proporrà degli ottavi che saranno delle finali anticipate. La vera notizia del periodo è stato stupirsi così tanto, era già tutto molto chiaro all’inizio della manifestazione.

E così, Juventus e Napoli che hanno terminato in testa i rispettivi gironi, dopo percorsi non lineari ma direzionati per il verso giusto, adesso si trovano alle prese con un’urna che presenta insidie notevolissime: Bayern e Real Madrid su tutte; Manchester City e Psg leggermente dietro; Bayer Leverkusen e Porto come tentazioni (da non prendere comunque sottogamba); Siviglia e Benfica, già conosciute da entrambe e – di conseguenza – prendibili solo esclusivamente da chi non l’ha incontrata. Ma come si comportarono le seconde qualificate nella scorsa edizione, visto che Karl-Heinz Rummenigge rimpiange il divario registratosi l’anno passato, sebbene il suo Bayern proprio con la Juventus rischiò di uscire nonostante 60 minuti a Torino avessero fatto pensare a una differenza di valori troppo ampia per poter essere rovesciata?

Nel 2015-16 le 8 seconde erano: Juventus, Roma, Benfica, Psg, Gent, Arsenal, Dinamo Kiev, Psv. In effetti, anche solo a un’occhiata distratta, il profilo era decisamente diverso rispetto a quanto verrà proposto nel sorteggio di lunedì. Di questo lotto, a passare furono solo due: il Benfica (che incontrò lo Zenit per un incontro dai rapporti di forza sostanzialmente paritari); il Psg (che eliminò il Chelsea, regalando un’impressione di crescita e di maturazione che poi si perse ai quarti, quando ha affrontato il Manchester City con uno “snobismo” del tutto fuori luogo). Altri due club andarono molti vicini all’impresa: la Juventus, per l’appunto (ognuno scelga il momento della gara dove far scattare il rimpianto, tra il gol fallito da Cuadrado al termine del primo tempo al pallone non spazzato via da Evra e altro ancora); il Psv, che trascinò l’Atletico Madrid ai rigori.

Il passato recente, perciò, dice che le più recenti 4 semifinaliste – i due club madrileni, il Bayern e il Manchester City – avevano vinto il girone. Perciò, Juventus e Napoli sorridano anche un po’ di più di quel che fa pensare tanta critica, più nostrana che internazionale, per la verità. Le classifiche non mentono e se lo fanno non è adesso che te ne accorgi.