Conte: "La Juve non è dipendente da Tevez. Abbiamo vinto anche senza di lui" - Calcio News 24
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2013

Conte: “La Juve non è dipendente da Tevez. Abbiamo vinto anche senza di lui”

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Le parole di Conte alla vigilia della sfida contro il Chievo Verona

Nemmeno due giorni per gustarsi la vittoria contro l’Hellas che la Juventus torna in campo, questa volta contro “l’altra Verona”, il Chievo. Una periodo di fuoco per i bianconeri che domenica se la vedranno poi con il Torino, mercoledì contro il Galatasaray ed infine a domicilio contro il Milan. Inevitabile un pò di turnover: “In un giorno solo abbiamo preparato la partita perché ieri abbiamo fatto un po’ di scarico. Dovremo essere molto bravi e molto attenti. Le rotazioni continueranno in maniera decisa anche domani perché siamo alla metà delle sette partite: domani c’è la quarta, poi il Toro, il Galatasaray e il Milan. Chi verrà tenuto a riposo dovrà allenarsi perché bisogna unire le partite agli allenamenti”.

Quest’anno il turnover è un po’ più programmato:
“Si cerca sempre di dare un assetto equilibrato e stabile alla squadra. Diciamo che se ci fossero stati Caceres e Marchisio a  pieno regime ci sarebbe stata più possibilità di ruotare gli uomini. Comunque qualsiasi scelta viene fatta valutando le condizioni psico-fisiche. Non è facile con tante partite così ravvicinate. Si corrono inevitabilmente dei rischi ma chi ha giocato ha sempre risposto alla grande”.

Contro il Verona avete incontrato dei problemi perchè Mandorlini ha cambiato la squadra appositamente per voi:
“Capita spesso che gli avversari ci affrontino cambiando e facendo la partita su di noi. Altrettanto ovvio che la cosa ci metta in difficoltà perché ci troviamo otto giocatori marcati a uomo come contro il Verona domenica. Non è semplice fare calcio anche se siamo arrivati comunque a fare gol. Non è che ci si può inventare molto in gare come quella di domenica. Per ora siamo stati molto bravi ad ovviare a questo. La cosa che mi preoccupa è che siamo solo alla quarta giornata di campionato e tutti potrebbero giocarsi le partite senza necessità impellente di punti ed invece ci troviamo già squadre che si difendono ad oltranza. Anche domani il Chievo cambierà il modo di giocare per essere il più coperto possibile. Non è una critica, ma solo una constatazione. Non dovessimo riuscire a fare gol, mi raccomando: tenetene conto nei vostri commenti”.

In porta?
“Torna Buffon”.

Questo ciclo ravvicinato la costringerà a cambiare tanti uomini insieme rischiando di stravolgere la squadra?
“In coppa Italia abbiamo cambiato anche 8 giocatori insieme perchè è inevitabile farlo quando ti trovi a combattere vsu tre fronti e ad avere tanti incontrti ravvicinati: diventa una necessità. Infortuni a parte sarebbe congruo cambiare non più di 4 o 5 uomini per non stravolgere la tua idea di gioco. Mi auguro di non arrivare a fare 7 o 8 cambi tra campionato e Champions perché vuole dire che ci sarebbero necessità dovute alla condizione o agli infortuni”.

Dopo queste prime giornate di campionato se la sente di dire che siete ancora i favoriti in campionato?
“Non mi aspettavo di avere così presto delle conferme di quello che avevo detto in tempi non sospetti, così come non mi aspettavo di avere risposte immediate da Inter, Napoli, Roma e Fiorentina. Testimonianza del fatto che parlo non per mettere le mani avanti ma con cognizione di causa, facendo disamine tecniche. Chi gioca contro di noi fa la partita della vita e cerca di non farci giocare. Questo sarà un ulteriore ostacolo verso lo scudetto. Sarà molto, molto, molto, molto difficile riconfermarsi in Italia”.

Pirlo? Vi siete chiariti?
“Con Andrea nessun chiarimento. Prima di domenica non c’era nessuna regola per chi usciva dal campo: d’ora in poi ci sarà. Chi verrà sostituito a meno che non uscirà dal campo in barella o per ricevere cure dovrà sedersi in panchina a guardare la partita insieme ai compagni. Questa regola varrà per tutti. Altrimenti multa e un mese di fuori rosa. Pirlo non ha fatto nulla di particolare domenica: poteva farlo perché non c’era una regola. Ringrazio voi che me l’avete fatto notare: né a Milano né domenica mi ero accorto della suan uscita dal campo prima del triplice fischio. In ogni gruppo ci sono delle regole. Ora c’è anche questa”.

Mai come quest’anno la Juve è dipendente da un giocatore come Tevez? Giovinco potrebbe giocare?
“Grazie per avermi fatto una domanda su Giovinco. Ora diventerà un caso anche lui come Quagliarella a Llorente fino a poco tempo fa. Contro il Copenaghen Seba ha giocato bene, sebbene non tutti siano stati stati d’accordo ed anche contro il Verona ha fatto il suo. Domani potrebbe arrivare il suo momento ma magari anche domenica o mercoledì in Champions. Quando mi accorgerò che potrà essere determinante lo metterò in campo come ho fatto anche cone Llorente. Apperna l’ho visto pronto l’ho schierato ed ha segnato il suo primo gol. Seba mi piace tantissimo perchè unisce la velocità alla qualità. Carlos? Sta facendo benissimo ed è arrivato in una Juve che ha vinto uno scudetto da imbattuti e un altro da protagonisti assouti. Quando abbiamo vinto questi due titoli lui non c’era. Non togliamo meriti a chi li ha conquistati. Certo che lui è un campione che ha aggiunto moltissimo sia a livello qualitativo che caratteriale ma la Juve ha vinto tanto anche senza di lui. L’idea di gioco sta esaltando le sue qualità e le sue qualità stanno esaltando le nostre idee di gioco. Le mie squadre, nella mi idea di calcio, non dipendono da nessuno”.

Dovrete correggere gli errori su palla ferma per non prendere più gol?
“Vero, com’è vero che per tre volte consecutive siamo anche andati sotto: mi auguro non diventi un’abitudine. Gli ultimi due gol li abbiamo presi su calci da fermo e dobbiamo stare molto più attenti e migliorare. Non bisogna aspettare sempre di prendere un cazzotto per darne due. Con il Verona siamo riusciti a ribaltare la situazione ma a Copenaghen no. Dobbiamo fare della difesa sempre il nostro punto di forza”.

Il comportamento di Balotelli e il non ricorso del Milan?
“Il Milan è molto lontano e soprattuto pensiamo solo al Chievo, gara difficilissima. Poi ci sarà il derby e il Galatasaray. Infine il Milan che ad oggi non è nei miei pensieri come non è nei miei pensieri il comportamento di Balotelli: è un giocatore rossonero e non devo essere io a commentare il suo comporetamento”.

Curve chiuse: potrebbe essere un modo per i tifosi di ricattare i club?
“Non so come potrebbero ricattare i club. Certamente bisogna dare un segnale forte e l’ho detto in tempi non sospetti riferendomi anche ai media dicendo loro che secondo me davano troppo spazio a dei deficienti che insultavano per il colore della pelle. Da allora siamo migliorati e secondo me la mano pesante è cosa più giusta: è la direzione da seguire. Dopo che chiudi per tre volte consecutive le curve magari qualcuno si fa furbo. Sarebbe meglio pensare solo al calcio e non alla violenza o ai cori”.  

Creare 1000 occasioni per fare pochi gol: altro vostro problema. Casualità e sfortuna o si può migliorare?
“Ero più preoccupato quando abbiamo vinto facendo 8 gol alla Lazio tra Supercoppa e campionato perché abbiamo sfruttato al 100% le occasioni avute. Erano due risultati bugiardi e lo dissi già nel dopo partita: non ero soddisfatto del gioco che ci ha fatto sembrare stratosferici. Ma mi piace molto di più la Juve di Copenaghen e quella contro il Verona perché abbiamo creato moltissimo e la mole di gioco è stata imponente”.