Calciomercato Inter, Corso: «Serve gente forte, Vidal non basta» - Calcio News 24
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Inter, Corso non ci sta: «Servono colpi grossi, Vidal non basta»

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La leggenda dell’Inter Mario Corso commenta l’operato nerazzurro sul mercato dando un parere fortemente critico sulla gestione di Suning finora: «C’è ancora molto da lavorare»

La nuova Inter targata Suning riparte dal suo allenatore. E’ Luciano Spalletti, l’uomo designato a riportare i colori nerazzurri nelle posizioni che la storia le compete. Il tecnico di Certaldo sta lavorando sul gruppo a sua disposizione nella lunga e competitiva tournèe in Oriente, in attesa dei tanti famigerati colpi di mercato e del difficoltoso sfoltimento della rosa. Ne abbiamo parlato con chi, la storia dell’Inter la conosce bene, essendone stato per anni uno dei principali protagonisti: 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe Intercontinentali.

Ai microfoni di Calcionews24 Mario Corso commenta così le operazioni fatte finora da Suning.
«Come potrei dirmi soddisfatto per ora? C’è ancora tanto da lavorare sul mercato, è palese. La rosa a disposizione è incompleta, nonostante alla guida ci sia un ottimo comandante come Luciano Spalletti. Servono colpi grossi, colpi importanti, anche per arrivare al livello delle altre».

Ci faccia un esempio.
«Arturo Vidal. E’ il profilo perfetto per la nuova Inter: ha fame, ha talento e conosce bene il campionato italiano. Può essere lui l’uomo del rilancio, ma purtroppo non basta soltanto lui».

Cambiano le ambizioni, arrivano nuovi giocatori. Continua ad andare bene Icardi come capitano?
«Io sono convinto che queste cose contino relativamente. Icardi è un ottimo giocatore e può stare dov’è. Si fa tanto gossip su queste cose, ma quando una squadra non vince il problema è chi scende in campo non chi è il capitano».

Suning intanto si continua a muovere sul mercato giovanile, è la strategia giusta?
«No, assolutamente».

Si spieghi.
«Serve una prima squadra forte, una prima squadra che funzioni. L’Inter ha tanti giovani nel suo vivaio promettenti: penso a Pinamonti, a Vergani, a Merola. Tutti ottimi giocatori già in casa, ma hanno bisogno di un contesto che funzioni per esprimersi al meglio».