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2016

Irish pride: la storia di Robbie Keane

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La vittoria dei Galaxy porta la firma di Robbie Keane e Gerrard

I New York City di Pirlo&co. escono vittoriosi nel derby contro i Red Bulls e conquistano la vetta della Eastern Conference superando i Philadelphia Union usciti sconfitti contro gli Houston Dynamo, ultimi della classe a Ovest. Ovest che vede il ritorno e l’esordio del portiere ex-Everton Tim Howard con la maglia di Colorado che però non riesce a vincere e si vede superare da Dallas in classifica che, dopo la vittoria con Orlando, si ritrova a +1 dai Rapids e in prima posizione. Situazione piuttosto invariata per le altre squadre.

LA GIORNATA – I New York City si impongono nel derby della “grande mela” con un 2-0 che ammette poche repliche. Importante vittoria anche per i Los Angeles Galaxy che porta la firma di Robbie Keane, reduce da un europeo che non lo ha visto protagonista in prima persona con la sua Irlanda, ma comunque esaltante, e di Steven Gerrard, autore di due assist. Da registrare anche l’espulsione dell’ex-Milan Nigel de Jong che con un’entrataccia si fa cacciare. Brutta batosta per gli Orlando City di Kakà che si vedono travolti da Dallas per 4-0. Pareggio per Toronto contro Seattle che fatica a ritrovare la via, così come la sua stella Sebastian Giovinco. Entusiasmante vittoria invece per l’altra formazione canadese di Montreal che vince per 3-2 dopo esser stati in svantaggio per 2-0. Importanti e inaspettate vittorie in coda per gli Houston Dynamo, ultimi nella Western Conference e per i Chicago Fire, ultimi nella Eastern.

COMBATTENTE – Ebbe la “sfortuna” di nascere in Irlanda, non esattamente una nazione con una grande cultura calcistica. Perciò, all’età di quindici anni si trasferì in Inghilterra per crescere nel Wolverhampton, nonostante anche il Liverpool era interessato ad acquistarlo. Dopo la parentesi al Coventry che lo acquistò per 6 miliardi di sterline, cifra record a quel tempo per l’acquisto di un teenager, passò all’Inter. Correva l’anno 2000 e sotto la guida di Marcello Lippi stava trovando spazio e si pensava potesse far bene, ma poi arrivò Tardelli che lo rilegò sempre di più in panchina. Da qui la cessione e il ritorno in Inghilterra tra le fila del Leeds, ma i problemi finanziari della società la costrinsero a cedere i pezzi pregiati, così passò al Tottenham, di cui divenne bandiera negli anni grazie all’impegno e ai sacrifici. Si è sempre professato grande tifoso del Celtic e del Liverpool, due squadre “mainstream” tra gli irlandesi che seguono il calcio, e non a caso ci giocò, prima nel Liverpool, parentesi breve e non felice, e poi al Celtic. Poi per lui iniziò una fase calante della sua carriera tra infortuni ed un’età che avanzava, nessuno voleva puntare su di lui, così decise che era il momento giusto per una nuova avventura, la Major League Soccer. Fu acquistato dai Los Angeles Galaxy, dove ha ritrovato la forma e la fiducia. In questi anni è anche diventato il giocatore con il maggior numero di presenze e di gol in nazionale e quindi un simbolo di una nazione, l’Irlanda, una nazione che ha sempre lottato e non si è mai arresa, così come Robbie Keane.