Nainggolan verso il derby: «Un passato difficile, importante essere all'Inter»
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Il Radja-pensiero: «Il mio passato è difficile, importante essere all’Inter»

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Inter: Radja Nainggolan si racconta nel match-day program in vista del derby contro il Milan. Dal passato duro, passando per i gol e le gesta di Ronaldo il Fenomeno

Una vita non facile, un carattere divisivo ed un presente nerazzurro: di Radja Nainggolan si sa molto, probabilmente non tutto. Un po’ di sé il centrocampista dell’Inter lo ha raccontato proprio oggi, nel match-day program di San Siro in vista del derby di questa sera contro il Milan. Dall’infanzia travagliata, passando per gli idoli calcistici… «Il mio passato? È stato difficile – l’esordio di Nainggolan – . Sono andato via dal Belgio a 16 anni, per questo voglio che i miei figli stiano bene». Da quel momento un carriera costellata di sfide ed anche di gol, l’ex romanista nei ricorda qualcuno: «I miei gol? Ne ho fatti tanti importanti e belli. Il primo contro il Treviso, quando ero a Piacenza, con un tiro da fuori. Un altro che ho in mente è quello contro la Samp, quando ero a Cagliari. Ai giovani dico sempre di giocare con la testa libera perché è quello che fa la differenza».

L’oggi è l’Inter: già da giovane Nainggolan probabilmente sognava la maglia nerazzurra guardando in tv le gesta di Ronaldo. «L’Inter? Per me è importante essere qui. San Siro è bellissimo, emozionante. Senti i tifosi come in pochi altri stadi in Europa – la chiosa del Ninja. Non ho mai avuto idoli calcistici. Mi sono sempre piaciuti quei calciatori pieni di qualità, come ad esempio Ronaldo il Fenomeno. Lo guardavo perché inventava le cose dal nulla». Stasera toccherà anche a lui fare qualcosa del genere.