2013
Napoli, Benitez: «In arrivo due punte. Scudetto? Anche io lo voglio!»
CALCIOMERCATO NAPOLI BENITEZ – L’entusiasmo di Rafael Benitez è evidente, così come la sua voglia di rendere vincente la sua avventura con il Napoli. Un desiderio che si unisce a quello dei tifosi azzurri, che ieri lo hanno accolto al teatro Folgarida insieme all’attaccante Lorenzo Insigne. Un fiume in piena l’allenatore spagnolo, che ha fissato gli obiettivi stagionali e di mercato del Napoli: «Sono contento, ho riscontrato subito l’affetto della gente. Come a Liverpool. Higuain e Damiao? E’ sempre meglio avere i giocatori nuovi subito, la società sta lavorando. Abbiamo preso Albiol, un difensore centrale che può giocare anche a centrocampo, ma ci manca qualcosa là davanti.Stiamo cercando un attaccante. Quasi sicuramente ne arriveranno due. Uno sarà di riferimento. De Laurentiis farà qualcosa d’importante. Ibrahimovic? Gioca in un’altra squadra e non parlo di lui. Compreremo anche un centrocampista? Non penso. Per ora ci concentriamo sulle punte. Scudetto? Tutti ce lo chiedono, si vince alla fine, le ultime 10 gare sono decisive. Sono il primo che vuole vincere non solo lo scudetto, ma tutto. Possiamo andare lontano. E’ difficile cambiare qualcosa che è andato bene, ma noi vogliamo andare un po’ più avanti. Col 4-2-3-1 possiamo far bene. Alla guida del Liverpool contro il Milan nel 2005 eravamo a 4 dietro nel primo tempo, poi abbiamo rimontato con 3 difensori. Napoli è stata una scelta, avevo pure altre opportunità».
Ma Benitez ha affrontato anche tematiche “tecniche”: «Il ruolo di Behrami deve essere centrale. Insigne potrebbe giocare in altri grandi club d’Europa, per me il miglior ruolo per lui è dietro la punta: voglio da lui e da Hamsik 15 gol. Marek farà bene. Maggio? Può giocare a destra in due posizioni. Cavani? Magari sarà Insigne a fare 30 gol… Pandev? E’ molto meglio ora di quando era all’Inter. Lo vedo dietro la punta».
Infine, l’allenatore del club partenopeo ha raccontato la trattativa per il suo arrivo: «Ho avuto un primo contatto con Bigon, una persona importante e seria, poi con la società. Ho capito subito che sarei diventato l’allenatore del Napoli. Il progetto mi ha convinto immediatamente».