Napoli, musica da scudetto «Spalletti leader, squadra da favola» - Calcio News 24
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2023

Napoli, musica da scudetto «Spalletti leader, squadra da favola»

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Su La Gazzetta dello Sport, quattro noti esponenti della tradizione canora partenopea hanno raccontato il momento felice della squadra e della città, che sta vivendo un sogno a occhi aperti

GIGI D’ALESSIO – «É una squadra senza prime donne, senza un unico giocatore simbolo. Il Napoli è formato da un gruppo straordinario di cui Luciano Spalletti è il leader assoluto. Spalletti è stato bravissimo a spalmare due squadre, non ci sono titolari o riserve, c’è un gruppo in cui tutti sanno cosa fare e come aiutare la squadra a centrare l’obiettivo. E poi si è ritrovata la magia tra squadra e città ed è tutto meraviglioso. Noi “più grandi” ci siamo goduti i tempi di Maradona, ma il trentenne di oggi non l’ha visto e si sta rifacendo occhi e cuore grazie a questo Napoli da favola».

NINO D’ANGELO – «A marzo comincio un nuovo tour e non vedo l’ora di cantare la mia “Napoli Napoli” insieme al popolo delle mie canzoni. É sempre emozionante, ma stavolta avrà un sapore speciale, è stata la colonna sonora dei due scudetti, potrebbe essere l’inno alla gioia per i giovani napoletani che non hanno ancora assaporato il piacere della parola che non voglio pronunciare».

KEKKO dei MODA’ – «Sono sempre stato scaramantico, ma questa volta proprio non ci riesco. Faccio fatica ad immaginare un finale diverso perché questo Napoli è da scudetto ed è tutto dannatamente giusto, bello e reale. E De Laurentiis se lo merita. Mi metto nei suoi panni e ripenso a tutte le critiche ricevute negli anni, a quello che ha passato la scorsa estate quando ha deciso di salutare i vecchi big per un necessario cambio generazionale, ha costruito qualcosa di incredibile. Ci stiamo togliendo tante soddisfazioni ma vedrete… il bello deve ancora venire».

PEPPINO DI CAPRI – «Diciamo che ai tempi di Diego c’era un’attesa infinita. Napoli non aveva mai conosciuto la gioia di uno scudetto ma col suo arrivo fu chiaro che sarebbe stata solo questione di tempo. Quella prima volta resterà per sempre unica, però anche questa sarebbe una gioia speciale, che la città merita».