Palermo, Miccoli: "Non voglio più sentir parlare del Lecce" - Calcio News 24
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2009

Palermo, Miccoli: “Non voglio più sentir parlare del Lecce”

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Alcune delle dichiarazioni dell’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli oggi in conferenza stampa:

Miccoli sul suo rapporto particolare con il Lecce : “Mi ero ripromesso di non fare più degli interventi, me ne ho sentite tante e voglio parlare adesso. Per prima cosa se si sono create situazioni particolari ogni volta che si gioca con il Lecce è solo colpa mia. In ogni mio intervento fatto ho sempre sottolineato il mio attaccamento alla mia terra e forse ho sbagliato a esternarlo. Forse ho sbagliato a dire pubblicamente quello che sento dentro e non lo farò più. La responsabilità  e mia e da oggi non parlerò più di Lecce”.

Miccoli su sostituzione: “Non ho mai chiesto di essere sostituito. E’ vero che ero giùÃ?  di morale e che poi mi sono isolato nell’intervallo, cosi il mister che mi ha visto in quelle condizioni giustamente non mi ha riproposto nella ripresa per il bene mio e della squadra. Nelle precedenti occasioni nelle quali sono stato sostituito, vedi le partita con Inter e Parma sono uscito senza questo clamore”.

Miccoli sul match di domenica: “Sarebbe stato facile per me fingere un problema al polpaccio e saltare la partita con il Lecce, visto che qualsiasi cosa avessi fatto avrei potuto sbagliare. Tutti i sentimenti avuti per il Lecce li ho sempre esternati commettendo un errore”.

Miccoli sul Lecce: “Ho avuto sempre un certo rapporto con De Canio, ma ogni tanto quello che viene detto alle televisioni o ai giornali, può essere preso in maniera sbagliata. Ho sempre espresso il desiderio di tornare a giocare a Lecce, ma da 15 anni, a gennaio o a giugno, il mio nome viene accostato a quella squadra. Io posso aver anche detto al mister il mio gradimento ad indossare la casacca giallorossa, ma le cose vanno fatte con un’offerta concreta, non a parole. Tra l’altro io non andrei mai da Zamparini a chiedere di essere ceduto in prestito al Lecce, perchè qui al Palermo sono il capitano e sono un simbolo. Io con giallorossi non ho mai avuto nessun rapporto. Quando dovevo andare in prestito al Benfica ho cercato il presidente Semeraro per andare lì, ma non mi hanno voluto. Io sono sempre stato tifoso del Lecce, e sempre lo sarò, al contrario di chi era allo stadio domenica scorsa. Voglio mettere una pietra sopra su tutto quello che è successo, ma da ora in poi farò sempre il mio dovere quando andrò a giocare a Lecce. Ho sbagliato, dovevo mettere da parte i miei sentimenti, e mi assumo tutte le responsabilità  di quello che è successo”.

Miccoli su strumentalizzazioni parte Lecce: “Si, mi sono sentito tradito, ma non dalla gente che domenica ha potuto fischiare. Ognuno è libero di fare e dire ciò che sente, anche perchè i veri tifosi del Lecce mi hanno sempre detto di dare il massimo rispetto per il Palermo. Il problema è relativo alla società  Lecce e da oggi non voglio più sentirne parlare. Mi ha deluso De Canio con le sue dichiarazioni nel pre partita, visto che io non ho mai detto ciò che è successo tra me e il Lecce. Il mister poteva anche scherzare, ma le sue parole potevano essere tranquillamente fraintese. Se il Lecce mi voleva poteva prendermi invece di farmi andare in prestito in Portogallo, visto che di giocatori nel club ne sono passati parecchi. Miccoli non ha promesso niente a nessuno”.

Miccoli sulla possibilità  di un trasferimento al Lecce: “In questo momento probabilmente non andrei al Lecce. Forse tra l’altro è meglio se non vada a giocare completamente lì, nemmeno a fine carriera, visto tutto quello che è successo. E’ troppo facile parlare di promesse non mantenute, ma la gente poi può trarre conclusioni errate. Se davvero mi avessero voluto avrebbero dovuto chiedere alla società  e fare un’offerta concerta. Tra l’altro io adesso non mi sento proprio di lasciare Palermo, perchè sono il capitano e sono un esempio per i miei compagni. Se avessi voluto lasciare Palermo lo avrei fatto questa estate e al Birmingham mi sarei sistemato per tutta la vita”.

Miccoli sul rapporto col Palermo: “In questo momento non prendo assolutamente ipotesi di mercato. Per carità , nel calcio può succedere di tutto, perchè se la società  dovesse mettermi sul mercato sarebbe un discorso diverso. Però finchè saprò di essere importante io voglio restare al Palermo, dove sono il capitano”.

Miccoli sulla presunta telefonata con De Canio: “Se De Canio il 31 gennaio mi ha chiesto di andare a Lecce? NOn è esattamente cosi, non è che me lo ha chiesto. A giungo sono andato a trovare il mister durante gli allenamenti. Mi è stato chiesto di andare da Zamparini per dire che sarei voluto andare al Lecce in prestito. Zamparini è l’unico che mi ha dato fiducia, ho un rapporto con lui come se fossimo padre e figlio. Non lo avrei mai fatto. L’unica promessa non mantenuta è stata col Birmingham, perchè ho dettato le mie condizioni e loro hanno acconsentito. Io pensavo che mi dicessero di no”.

Miccoli su emozioni prima e dopo il calcio di punizione: “Ero d’accordo con il mister che in caso di rigore, Ã? l’avrebbe tirato Nocerino o Pastore. Io sono uno che difficilmente sbaglia i rigori, e per evitare che un mio errore fosse frainteso avevamo preso quella decisione. I calci di punizione sono diversi. Certo se avesse giocato mio figlio Diego domenica avrebbe fatto meglio di me, ma non perchè lo faccio apposta ma perche quella è una partita particolare che sento molto. Ho sempre calciato io le punizioni e non potevo non farlo per rispetto del mister dei compagni e della gente, anche perchè sono il capitano e devo dare l’esempio. Certo ho trovato una realizzazione magistrale e ho fatto un bel gol”.

Miccoli sulla sostituzione: “Vedendo la partita la sostituzione è stat giusta. Quando sono entrati i miei compagni abbiamo fatto 3 gol in 5 minuti, ma tengo a precisare che non sono andato dal mister a chiedere di uscire. Rossi ha visto che mi ero isolato, stavo male, e ha preferito questa soluzione, facendo entrare Hernandez. Non vedo però il motivo di tanto scalpore per la sostituzione, visto che non è stata la prima. Da oggi il rapporto col Lecce resta una cosa privata, non ne parlerò più. Ripeto, ho sbagliato a parlare sempre di Lecce e del Salento, ma l’ho fatto per fare conoscere la mia terra”

Miccoli su match con la Fiorentina: “Ho sempre esultato contro le mie ex squadre, non ho mai esultato soltanto contro il Lecce. Ogni volta che vado a Firenze vengo fischiato ma per me non è un problema. Mi sono trovato bene a Firenze, non mi pento della mia esperienza in viola, ma è un match come tutte gli altri. Per rispetto dei miei tifosi darò come sempre il massimo per il Palermo”.

Miccoli sulla Champions League: “Ho sempre detto che il mio obiettivo è quello di fare il massimo partita dopo partita. Una grande squadra ogni tanto deve accontentarsi di un pareggio, non deve necessariamente sempre vincere. MarzoÃ?  sarà  il momento giusto di porsi certi obiettivi, quindi conviene aspettare ancora un po’. Attualmente siamo in grado di lottare per la Champions ma può anche darsi che tra dieci partite saremo più in giù e dovremo accontentarci dell’Europa Leauge. Se voglio arrivare a 50 gol? A dir la verità  vorrei anche superarli e arrivare almeno a 55″¦”

Fonte: reterete24.it