Quagliarella al Milan? «Nel 2006 ci fu un accenno»
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Sliding doors Quagliarella: «Nel 2006 ci fu qualcosa col Milan, dovevo nascere dopo»

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In vista di Milan-Sampdoria, Fabio Quagliarella racconta uno dei tanti retroscena di mercato degli anni passati

Non segna dallo scorso 15 settembre («Sono stato anche un po’ sfigato», spiega lui), eppure Fabio Quagliarella resta uno degli uomini più pericolosi in casa Sampdoria. Oggi dovrà guardarsene bene anche il Milan, squadra in cui un giorno di tanti anni fa, l’attaccante blucerchiato avrebbe anche potuto giocare, come raccontato oggi a La Gazzetta dello Sport«C’era un accenno di possibilità dopo i primi mesi alla Samp, nel 2006, ma restò un accenno e andai all’Udinese: il Milan aveva Filippo Inzaghi, Ronaldo, Kakà… Lo dico sempre a mia mamma: “Se mi avessi fatto nascere qualche anno più tardi, sarei stato a posto”. Oggi ti basta fare un mese decente e ti danno già alla Juve, al Milan, all’Inter». Altri tempi, altro Milan. All’epoca in rossonero c’era in campo anche Gennaro Gattuso, attuale allenatore milanista.

«Di sicuro Gattuso è arrivato lì non solo per la grinta – spiega Quagliarella – . Lui non muore mai, è una macchina di motivazioni, ma il suo Milan, prima di questo momento difficile, giocava anche bene». I rossoneri restano comunque un’avversaria da tenere d’occhio: lì davanti, con Gonzalo Higuain, non si scherza… «Cosa mi impressiona dell’argentino? La capacità di trovare il gol in una frazione di secondo e la perfezione dei movimenti: lui segna, ma se giochi vicino a lui fa anche segnare». Questo di istinto, racconta l’ex scugnizzo napoletano, e di saper rischiare al momento giusto. Stasera sapremo se la formula è ancora quella giusta.