Rudi Voeller: "Adesso la Roma è favorita" - Calcio News 24
Connettiti con noi

2009

Rudi Voeller: “Adesso la Roma è favorita”

Pubblicato

su

Rudi Voeller, attaccante della Roma dal 1987 al 1992, compie oggi 50 anni e – per l’occasione – si racconta ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Che effetto mi fanno i 50 anni? à? una tappa importante della vita. Sono uno della generazione 1960: io, Brehme, Littbarski e Diego Armando Maradona. Una bella annata” esordisce l’ex romanista, per poi stilare un bilancio sia personale che sportivo: “Ho avuto la fortuna di trovare a Roma la donna della mia vita. L’ho portata via ai romani. Per Sabrina non è stato facile adattarsi alla vita di Leverkusen e la capisco: Roma è la città  più bella del mondo. Dal punto di vista professionale, mi è andata bene: campione del mondo con la Germania da giocatore, vicecampione del mondo alla guida della Nazionale, le soddisfazioni da dirigente in una società  come il Bayer Leverkusen”. Secondo Voeller il periodo da calciatore è senza dubbio quello da ricordare con maggior piacere: “Ai calciatori dico sempre: ‘smettete il più tardi possibile’. Fare il calciatore è il lavoro più bello del mondo. Sei giovane, sei spensierato, non hai responsabilità . Devi solo comportati da professionista serio”. Non possono mancare parole di Voeller sul primo posto dei giallorossi: “Sono contentissimo. Seguo sempre con attenzione le vicende della Roma, è una squadra che mi è rimasta nel cuore. Sono contento per Rosella Sensi che ha vissuto giorni difficili, per la squadra e per i tifosi. A questo punto, è la Roma la favorita per il titolo”. Queste invece le parole dell’ex attaccante tedesco su capitan Totti: “Francesco resta uno dei grandi del calcio mondiale. Se la salute lo assisterà , giocherà  ad alti livelli molti anni ancora”. Voeller si è poi esposto su alcune questioni di attualità  calcistica: “Chi è il più grande oggi? Messi, quando gioca preghi che non si faccia mai male. Le favorite per il Mondiale? Spagna e Brasile, poi le solite…Italia, Inghilterra, Germania ed Argentina”. Ultime parole dell’ex attaccante sulla possibilità  che la Germania tolga un posto in Champions all’Italia: “Il nostro calcio è tornato competitivo perchè abbiamo investito anche nelle strutture. Abbiamo stadi bellissimi, la gente si diverte. In Italia, invece, per troppo tempo si è investito solo nelle gambe dei calciatori”.