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Giampaolo guida la Sampdoria: «Archiviamo San Siro»

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Reduce dal successo esterno del Meazza contro l’Inter, la Sampdoria di Marco Giampaolo è attesa domani dalla sfida contro la Fiorentina: ecco le dichiarazioni del tecnico blucerchiato in conferenza stampa

Dopo la vittoria del Meazza contro l’Inter la Sampdoria non può deconcentrarsi se vuole battere la Fiorentina: Marco Giampaolo ha le idee chiare in vista della sfida in programma domani, valida per la 31^ giornata di Serie A. Ecco le sue parole: «Bisogna voltare pagina perchè domani abbiamo una partita difficile perchè l’avversario ha caratteristiche che a noi danno fastidio: dovremo fare una partita con freddezza, con la capacità di tenere botta in alcuni momenti. La disposizione dei loro giocatori ci infastidisce nella contrapposizione. Bisogna essere bravi. Giocheremo alle 12:30 in un clima diverso e ci aspetta una partita molto impegnativa, contro una squadra dal grande palleggio. Dicono che la Fiorentina mi abbia cercato? Non è così, bisogna capire che è il periodo. Ora dobbiamo vivere bene il presente per poi riuscire a vivere bene anche il futuro. Con i ragazzi faccio le stesse cose che facevo tempo fa, due mesi fa, tre mesi fa: curo gli stessi particolari, con il giusto atteggiamento e questo dai giocatori viene percepito. Una certa leggerezza figlia dell’età giovane dei ragazzi ti porta anche a stare attaccato al lavoro, anche se è determinante la parte più anziana del gruppo. Se sbagliano i grandi, sbagliano anche i giovani. Viviano è un animale da battaglia, ha recuperato dall’influenza. Ha la capacità di capire le partite, affronta sempre i problemi non cerca di aggirarli, ci mette sempre la faccia. Silvestre è un giocatore importante tra gli anziani, lo conoscevo e sapevo di che pasta fosse fatto. Ha fatto molto bene anche Palombo, Puggioni, Regini e Quagliarella. Quelli che voi potete vedere fare meglio sono quelli che si allenano duramente, io cerco di fare cose con linearità. I giovani non possono sbagliare, il termometro della squadra per me è dato dai veterani del nostro gruppo».

Sampdoria-Fiorentina: le parole in conferenza stampa di Giampaolo

Continua Giampaolo, come riportano i nostri colleghi di Sampnews24.com: «Calo dopo San Siro? Non abbiamo paura di nulla, di nessun calo. Non siamo una squadra spacca campionato, stiamo raccogliendo, stiamo giocando le nostre partite, noi dobbiamo lavorare con serenità. Poi la partita ti mette davanti a delle problematiche da risolvere a volte ci riesci a volte non ci riesce. Bisogna avere l’atteggiamento giusto, poi si può anche perdere, ma se hai l’atteggiamento corretto in campo sicuramente hai fatto passi avanti. Dobbiamo tenerci addosso le sensazioni di Milano, ma lasciarci alle spalle quella partita: domenica c’è una nuova opportunità di fare bene, morale alto ma ricominciare concentrati per la Fiorentina. Non sono superstizioso, alla squadra ho detto che domani affrontiamo una squadra di grande palleggio, di grandi individualità, una squadra che se non troviamo le misure giuste ci farà disperdere grandi energie. Loro lo sanno già e la testa c’è. Abbiamo preparato la partita pensando alle loro caratteristiche, la troveremo sicuramente motivata se vorrà agguantare un posto in Europa League. Non li troveremo in vacanza, questo è certo. Sette punti di differenze tra noi e loro sono tanti: bisogna solo scendere in campo e fare una grande partita, solo questo per uscire a testa alta. GLi ho detto di pensare a come giocano le squadre che lottano per stare attaccate alle prime partite. Marassi sicuramente sarà il valore aggiunto, abbiamo detto tante cose dall’inizio del campionato, siamo stati smentiti sempre da questa squadra che ha saputo sempre fare meglio, performarsi e mettere sul campo la prestazione. Muriel come sta recuperando? Io mi auguro di averlo prima possibile, stanno lavorando bene, lavorerà anche durante il periodo di Pasqua, questo mi fa piacere perchè significa anche fare un salto di qualità da parte dei giocatori. Tutti gli altri al posto di Sala sono a posto e stanno bene, vogliono giocatori tutti, ma se meritano. Praet è un giocatore che mi piace molto, a centrocampo ho tanta scelta, stanno tutti bene, non posso farli giocare tutti e sei, non esiste titolare o non titolare, lui forse paga il fatto di essere stato un acquisto importante che porta delle aspettative diverse. Io conto molto su di lui, domani non so se partirà titolare non ho ancora deciso nulla per domani. Devo incastrarli il meglio possibile, io vedo meglio integrata una accoppiata piuttosto che un’altra, quindi devo pensarci bene (Regini-Praet o Dodo-Linetty)».

Sampdoria-Fiorentina: le parole in conferenza stampa di Giampaolo

Marco Giampaolo conclude parlando dei singoli del reparto arretrato, in particolare di Dodò: «Dodo ha giocato benissimo a Milano, ovviamente ha alcuni difetti, lui lo sa, ne abbiamo parlato. Ha avuto alti e bassi e ultimamente l’ho visto molto migliorato, io sto sempre lì a guardare tutto, tutti i miglioramenti, perchè non voglio perdere i giocatori. Io quando li vedo che si impegnano, mi affeziono a loro. E Dodo sta lì e lavora sodo, ha continuato sul trend delle ultime settimane, a lui servirebbe la continuità, ma io devo valutare tante cose. Dodo deve fare solo un salto di qualità mentale: lui in allenamento è una “iena” nel senso che combatte su tutti i palloni, bisogna che mentalmente faccia il salto di qualità, a 25 anni è il momento di cambiare la testa per poter far esplodere il suo essere giocatore di calcio. Stessa cosa vale per Alvarez. Bereszynski è arrivato e ha fatto subito bene, poi ha avuto un calo di rendimento, in allenamento anche, ha avuto difficoltà anche con la lingua e sono certo che a luglio e agosto vedremo un altro giocatore, ha cominciato a metabolizzare quella stanchezza fisica mentale con cui si approcciava alle partite. Lui sa attingere a risorse nervose, mi dispiace per Sala, purtroppo abbiamo solo loro come terzini. Sala si pensava che fosse un infortunio più grave, invece sta già molto meglio. Skriniar è forte e deve continuare ad avere questo atteggiamento, non era difficile capire che aveva delle qualità. Deve giocare con l’umiltà di oggi, con il suo volersi migliorare sempre. È un calciatore con tutte quelle caratteristiche che si sposano con il nostro tipo di calcio: ha tutte le qualità, la differenza la fa l’attenzione, in questo è bravo, non deve disperdere la freddezza che lo contraddistingue».