2013
Sampdoria, Salamon: «Non ci ho pensato un attimo»
SAMPDORIA SALAMON MILAN – Bartosz Salamon è stato protagonista di un’intervista rilasciata per il quotidiano sportivo Przeglad Sportowy, ai cui microfoni ha fatto capire di essere felice di essere arrivato alla Sampdoria. Il giovane difensore polacco, arrivato dal Milan in maglia blucerchiata, ha fatto capire di non aver mai avuto dubbi sulla destinazione genovese, dove può finalmente farsi notare nella massima serie: «A fine stagione ho capito che per la mia crescita sarebbe stato meglio cambiare squadra e ho deciso che avrei scelto quella che mi avrebbe dato più opportunità di giocare regolarmente. Deluso dal mancato debutto in rossonero? No, perché so qual è stato il motivo. Ho avuto sfortuna. Quando sono arrivato al Milan la squadra andava male, aveva problemi, soprattutto in difesa. Avrei potuto approfittare di quel momento, ma ero infortunato alla caviglia. Per il primo mese non mi sono allenato con la squadra. A quel punto il Milan aveva ormai trovato certi equilibri e la difesa andava meglio. Quando ho ricominciato ad allenarmi, il Milan ormai stava andando bene: la difesa non faceva errori, arrivavano le vittorie e nessuno dei miei compagni di reparto si infortunava, quindi era difficile entrare nel giro dei titolari. In più la squadra ha lottato fino all’ultimo minuto per la qualificazione in Champions League ed è normale che l’allenatore abbia puntato su quei giocatori che gli davano più garanzie. Se mi è mancato giocare? Sì, ho perso tre mesi e mezzo di partite, ma ho giocato un paio di amichevoli con il Milan e tre partite con la nazionale polacca. Alla fine ho fatto una trentina di partite in stagione, non mi sento come se non avessi giocato per molto tempo. Se è valsa la pena di passare dal Milan? Naturalmente! Sono stato il primo polacco in prima squadra, ho visto una grande societàdall’interno, mi sono allenato con grandi giocatori e sono per metà ancora di proprietà del Milan. In futuro le due società si incontreranno e decideranno cosa fare di me. Se ho parlato con l’allenatore e la dirigenza del Milan prima di andare via? Sì, ma non voglio rivelare dettagli. Mi è stato detto che sono ancora parte della famiglia del Milan. E che devo andare e dimostrare quel che posso fare, mettermi in mostra in Serie A. Ho pensato che la Sampdoria fosse la soluzione migliore. Avevoaltre offerte in Italia e all’estero, ma non voglio dire da quali club.»