Soviero si racconta: «Oggi verrei arrestato in campo»
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Soviero si racconta: «Oggi verrei arrestato in campo. Del Piero? La prese su ridere. Messina? Cercavo Coppola ma picchiai un po’ tutti. Mazzari? Scarso. E su Gasp…»

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Soviero si racconta. L’ex portiere della Reggina, tra le altre, ha raccontato alcuni episodi che hanno segnato la sua carriera nei campionati italiani

Salvatore Soviero ha giocato in Serie A una sola stagione, quella del 2004-05 con la Reggina. E si è fatto notare non solo per come ha difeso la porta, ma anche per alcuni atteggiamenti aggressivi. Ad anni di distanza dice la sua in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

I CINQUE MINUTI – «Se mi partivano i cinque minuti non ce ne era per nessuno, ero fatto così, non mi pento di nulla. Però sono finito ai margini del pallone solo per colpa mia, non sono mai sceso a compromessi».

IL GESTO A DEL PIERO E L’ACCUSA DI OMOFOBIA – «In questi anni ho letto davvero tante cazzate. So che Alessandro l’ha presa sul ridere. Oggi verrei arrestato in campo, anche per questo ho smesso. C’è un perbenismo esagerato, non si può più dire nulla. Pensi che una volta venne il questore in spogliatoio a parlarmi dopo un’espulsione…».

INSULTI E RISSE – «Erano insulti pesanti, ma in campo si dice un po’ di tutto. Il guardalinee l’ho rivisto la settimana dopo e mi ha detto che sua mamma mi salutava. La presi a ridere. Ho avuto la sfortuna di avere una telecamera dietro di me che ha ripreso la scena. Con il Giulianova, invece, il solito blackout… mi si chiudeva proprio la vena».

A MESSINA – «Una partita assurda. Io venni espulso e dalla panchina avversaria iniziarono a dirmi che sarebbero venuti a prendermi a casa. A me? Li ho mandati a quel paese e sono corso verso di loro. Mi urlavano: “Siete retrocessi, scemo esci dal campo”. Cercavo Coppola, ma menai un po’ tutti. Saltai addosso a Bortolo Mutti, poi tirai una ginocchiata al padre di Zaniolo e stesi con due pugni un paio di membri dello staff. Partì pure una testata. Ero fuori di me».

GASPERINI – «L’ho avuto a Crotone, si incazzava se insultavo i tifosi avversari. “Mi carica mister”, gli dicevo. Non gli importava. Per lui sporcava l’immagine del club. Trovo sia un buon allenatore, che da sempre ha problemi con i giocatori di personalità. È carattere. Lui è un po’ una prima donna…».

MAZZARRI – «Era scarso come calciatore e come allenatore. Pensi che la sera venivano tutti a controllare se fossi in camera, cercando un pretesto per mandarmi via. Mazzarri ha sempre provato a mettermi contro il presidente Foti e i miei compagni».

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