Corvino: «Pellè come Toni, bravo Conte a puntare su di lui» - Calcio News 24
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2014

Corvino: «Pellè come Toni, bravo Conte a puntare su di lui»

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L’ex ds della Fiorentina sul giocatore che ha visto crescere nel settore giovanile del Lecce

Quella di ieri contro Malta è una gara che verrà ricordata solo per la prima rete in azzurro di Graziano Pellè. “The italian goal machine”, cosi lo chiamano in Inghilterra e basta rileggere i suoi numeri per capire.I tifosi del Southampton lo adorano e anche in Italia in molti si mangiano le mani per non aver creduto appieno nelle sue qualità. Può sorridere il c.t Antonio Conte che può contare su un attaccante di peso, molto forte nel gioco aereo. Una crescita esponenziale e per certi versi inaspettata per tanti ma non per Pantaleo Corvino, una persona che lo conosce da quando aveva tredici anni e che ne ha seguito la crescita partita dal settore giovanile del Lecce.

Direttore, ieri nel vedere l’Italia credo che sia stato contento in particolar modo per il gol di Pellè…
«Si, sono contento per lui che ha sfruttato molto bene l’occasione che gli è stata data. Lui è un attaccante allo stato puro, fa gol in tutte le maniere. Adesso anche nella Nazionale maggiore può dimostrare il suo valore dopo aver centrato la semifinale dell’Europeo con l’under 20. Sta raccogliendo quanto ha seminato negli anni, non si fanno a caso più di sessanta gol tra Olanda e Inghilterra. Lo ricordo da bambino, quando faceva cose egregie nel settore giovanile del Lecce che era una vera eccellenza e serbatoio di talenti. Qualche titolo in giallorosso lo vinse..»

Può essere una certezza per il c.t Conte che in lui trova un attaccante con caratteristiche completamente diverse rispetto agli altri?
«Conte è un grande allenatore che guarda il campo e vuole avere solo giocatori determinati e con voglia di vincere. E’ il suo grande segreto ed è stato bravo nel puntare su Graziano».

Forse poteva essere preso in considerazione anche per il Mondiale in Brasile?
«Ogni commissario tecnico fa le proprie valutazioni, adesso quel che conta è che Conte gli ha dato una possibilità e lui l’ha sfruttata bene. Ha segnato ed è stato pericoloso in altre occasioni e poi è un attaccante che lavora molto per la squadra».

Molti si chiedono come mai non sia riuscito ad emergere nel nostro campionato, secondo lei perchè?
«Io ho avuto Lucarelli a Lecce e in due stagioni segnò tantissimo. Stesso discorso per Toni a Firenze dove è diventato Scarpa d’Oro. I loro casi sono simili tra loro, giocatori che hanno visto il massimo della loro espressione sui ventotto anni. Questo dipende anche dal fisico imponente con il passare degli anni impari ad ottimizzarlo al massimo. Adesso Pellè come Toni è molto difficile da marcare e può togliersi ancora delle soddisfazioni. Non credo che ci sia una ragione precisa, con Koeman ha trovato una grande intesa e adesso può far felici anche i tifosi del Southampton, oltre che quelli italiani».