Giuly: «Barcellona, prendi Pogba!»

Il francese sponsorizza l’acquisto del centrocampista della Juventus

Ludovic Giuly, dopo aver rappresentato il Barcellona a Nyon per il sorteggio delle semifinali di Champions League, ha parlato di Paul Pogba, consigliando l’acquisto del centrocampista della Juventus al suo ex club: «Il miglior acquisto sarebbe Pogba. Ha un livello incredibile. L’ho visto a Monaco in tribuna. Il suo livello, considerando che ha 21 anni, potrebbe crescere in una squadra come il Barcellona, un club che potrebbe consentirgli di crescere di più come giocatore. Andrà al Barcellona? Non lo so, ma so che è un giocatore da Barcellona», ha dichiarato l’ex calciatore francese ai microfoni del Mundo Deportivo.

DI UN ALTRO LIVELLO – Giuly ha ripercorso poi le ultime tappe della sua avventura nel Barcellona e provato a paragonare il tridente nel quale ha giocato lui con quello schierato ora da Luis Enrique: «Messi non ha alcuna colpa. Sapevo che Messi era un giocatore di alto livello e che io sarei diventato il suo sostituto. Ma io sono stato un calciatore abituato a giocare e a vincere titoli, per cui non potevo restare in disparte e aspettare. Non potevo farlo. Sapevo che con Leo non avrei giocato e quindi sono andato via. Ronaldinho è stato come Messi e Eto’o come Suarez, ma io non ero come Neymar. Ero un calciatore diverso, più simile a Pedro. Sì, ho fatto qualche gol, ma dovevo lavorare di più a livello difensivo. La verità è che non si può paragonare il tridente di ora a quello passato. Messi, Suarez e Neymar sono di un livello incredibile. Ognuno di loro può cambiare le partite. Si completano a vicenda e stanno mostrando un calcio spettacolare».

IN EUROPA – Infine, l’ex centrocampista bluagrana ha presentato la sfida di Champions League del Barcellona, cioè la semifinale contro il Bayern Monaco: «Sono le due migliori squadre d’Europa, ma il Barcellona non deve avere paura di niente e nessuno. Il Bayern deve temere il Barcellona. Sarà fondamentale far bene al Camp Nou per andare più sereni a Monaco di Baviera. I due allenatori sono noti, ma alla fine i giocatori faranno la differenza».