Inter, nodi calendario e pareggite. Europa League a rischio? - Calcio News 24
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2014

Inter, nodi calendario e pareggite. Europa League a rischio?

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INTER FOCUS APPROFONDIMENTI SERIE A – L’ennesimo set point fallito tra le mura amiche e sotto lo sguardo del presidente Erick Thohir ha permesso la contestazione e i fischi di San Siro al termine di Inter – Bologna, terminata 2-2 nell’anticipo della 32^ di Serie A. Tutti, nessuno escluso: troppo importante l’ennesima occasione sprecata per garantirsi un posto in Europa League, con le inseguitrici che adesso soffiano il fiato sul collo, visto che il Parma ha eguagliato i 50 punti di Walter Mazzarri, mentre la Lazio è a sole due lunghezze di distanza: seguono Verona ed Atalanta a quota 46, più staccato, invece, il Torino a 45, posizione che oggi potrebbe raggiungere anche il Milan di Clarence Seedorf in caso di vittoria sul campo del Genoa. Insomma, non è bastata quell’inversione di tendenza mostrata dai nerazzurri a cavallo di gennaio e febbraio, visto che la formazione interista è ricascata nei soliti problemi di inizio stagione.

PAREGGITE – E’ vero, il cambio di proprietà nel bel mezzo di un’annata è elemento troppo importante per non tenerne conto: è anche vero che dopo 32 giornate di campionato ciò che è mancato ai nerazzurri è stata proprio la continuità, come dimostrano gli ultimi tre punti in quattro partite, nel momento in cui invece l’Inter avrebbe dovuto accelerare per distanziare le inseguitrici e trovare una qualificazione più agevole senza preliminari di Europa League. Il confronto con Stramaccioni, per il momento, è identico: anche Mazzarri viaggia a quota 50 punti, ma con molte meno sconfitte. Dato che introduce la principale caratteristica nerazzurra in questa stagione: la pareggite. 14 pareggi su 32 incontri, più di qualsiasi altra squadra di Serie A, visto che Bologna (12), Cagliari (11) e Parma (11) seguono a distanza. 

OCCASIONI MANCATE – Dieci punti persi contro le ultime cinque squadre in classifica, 24 punti persi in totale da situazioni di vantaggio. Numeri che evidenziano l’instabilità tattica nerazzurra, poco avvezza al mantenimento del vantaggio durante la partita. Risultati che necessitano un’immediata inversione di tendenza per centrare quella qualificazione all’Europa League posta ormai come obiettivo minimo per salvare la stagione anche da un punto di vista economico. Ma, considerate le concorrenti e la condizione fisica di queste, il cambio di passo dovrà arrivare già dal prossimo match e diventare costante per il resto delle prossime sei partite. Un calendario delicato, tra l’altro, quello che aspetta i meneghini da qui al 9 maggio: prima le trasferta contro Sampdoria e Parma, poi il match in casa contro il Napoli, il derby col Milan, lo scontro diretto con la Lazio e infine il match conclusivo contro il Chievo Verona.  

GOL E PUNTI – Ventuno fin qui i gol realizzati fuori casa, ventinove quelli tra le mura amiche: pressoché identico anche il computo delle reti subite, 18 fuori e 17 a San Siro. Inoltre, se Palacio guida senza ombra di dubbio il reparto offensivo nerazzurro, anche i gol di Mauro Icardi (ben 6 in stagione) ne stanno confermando le qualità e le doti in chiave futura. Gol che tuttavia solo in rari casi hanno portato dei punti o in alcuni casi il bottino pieno: è accaduto solamente contro la Fiorentina (vittoria in trasferta per 1-2), per il resto soltanto tre pareggi (1-1 contro Juventus e Cagliari, 2-2 col Bologna) e una sconfitta (Atalanta).