Murillo: «Miranda all’Inter? Bello!»

Il difensore precisa: «Sono concentrato sulla Copa America»

C’è ottimismo in casa Inter per quanto riguarda le mosse adottate per rinforzare la difesa di Roberto Mancini. In particolare, infonde fiducia Jeison Murillo, che ha siglato il suo primo gol con la Colombia contro il Brasile e per giunta pesante. In attesa di capire se potrà incrociare nuovamente Miranda, ma da compagno di squadra ad Appiano Gentile, Murillo dal Cile ha dichiarato: «E’ un grande giocatore che ovviamente conosco per averlo visto e affrontato in Liga in questi anni. Ha fatto la differenza con l’Atletico Madrid, non una squadra qualsiasi: sarebbe bello poter giocare con lui. Inter? In realtà non ci sto pensando granché. Questa per me è la prima Copa America, ho appena cominciato un cammino con questa squadra e la mia attenzione ora va tutta alla nazionale. Poi penseremo all’Inter. Jackson Martinez al Milan? Stanno prendendo una bellissima persona, però soprattutto un grandissimo giocatore. Perché non gioca mai con la Colombia? Questo non lo so, è una decisione dell’allenatore».

ANSIA E COMPATTEZZA – Murillo, come riportato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato però anche del suo gol, con il quale ha abbattuto il Brasile, e del cammino della sua Nazionale in Copa America: «E’ stato un gol importantissimo però guardo avanti: pensiamo al Perù, la coppa è ancora lunga. In Copa America l’ultima volta che avevamo battuto il Brasile io non ero nemmeno nato. È un successo importante non solo per il nostro gruppo ma per tutta la gente. Dopo la sconfitta con il Venezuela la gente si è preoccupata, è subentrata un pochino di ansia. Noi però avevamo fiducia in noi stessi e i tifosi l’hanno capito perché ci hanno appoggiato in maniera straordinaria, sembrava di giocare in casa… Uno sogna sempre di far gol e si lavora per creare opportunità come queste. Fortuna che con tutti quei rimpalli alla fine il pallone mi è arrivato sul sinistro… La nostra mentalità è sempre la stessa, vincente. Nelle due partite l’impegno è stato lo stesso, col Brasile il lavoro di squadra è stato davvero importantissimo».