Qatar 2022, Cannavaro: «É un mondiale triste senza Italia»
Connettiti con noi

Hanno Detto

Qatar 2022, Cannavaro: «É un mondiale triste senza Italia»

Pubblicato

su

Fabio Cannavaro

Le parole di Fabio Cannavaro sui mondiali di Qatar 2022: «Messi è all’ultima chiamata. O adesso o non vincerà mai»

Fabio Cannavaro ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino, in vista dell’inizio di Qatar 2022. Di seguito le sue parole.

ITALIA – «È un Mondiale amaro, triste, senza la nostra Nazionale, penso alle generazioni di bambini che hanno perso il rito di ritrovarsi a casa per vedere la partita dell’Italia. Il mio ricordo da piccolo è Zoff che alza la Coppa del mondo a Madrid, dopo la vittoria in finale con la Germania Ovest».

QATAR – «Questo è un evento unico per loro. Il Qatar è il più piccolo dei paesi del Golfo ma da anni le sua politica sportiva ha puntato sugli investimenti stratosferici per gli impianti. Non solo quelli per il calcio. C’è un realtà futuristica, l’Aspire Academy, dove ci sono decine e decine di campi di calcio. È un centro da far invidia a qualsiasi club d’Europa. E in ogni cosa che fanno, loro sono precisi, puntuali. Sono sicuro che sotto l’aspetto organizzativo sarà un Mondiale strepitoso e indimenticabile».

PROTESTE – «Perché devono protestare i calciatori? Dal 2010 si sa del Mondiale che si gioca lì, ce ne sono stati di momenti in cui i governi o le federazioni avrebbero potuto fare marcia indietro. Nessuno lo ha fatto ed è un compito della politica farlo non dei calciatori. E poi, mica solo il Mondiale di calcio hanno organizzato a Doha negli ultimi anni. I calciatori che stanno lì devono pensare a giocare, a divertire la gente, a fare il loro dovere per lo show. Certo, nessuno di noi è indifferente alle violazioni dei diritti, ma forse ora è tardi per chiedere a chi va in campo, e che deve pensare solo a cosa fare con un pallone tra i piedi, di protestare e pretendere chissà quali gesti. Era un compito che spettava e spetta ad altri».

MESSI – «Messi è all’ultima chiamata. O adesso o non vincerà mai un Mondiale. E’ lo stesso destino di Cristiano Ronaldo: è la sua ultima chance. E solo vincendo la Coppa del mondo capiranno che tutti gli altri trofei vinti fino ad adesso sono poca roba. Compresi Champions e Palloni d’oro».