Gabbia Milan: «Non sono un simbolo, solo un ragazzo che ama la maglia; Allegri l'uomo giusto per ripartire»
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Gabbia Milan: «Non sono un simbolo, solo un ragazzo che ama la maglia; Allegri l’uomo giusto per ripartire»

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Le parole di Matteo Gabbia, difensore del Milan, dopo il rientro dal prestito al Bologna e sugli obiettivi della prossima stagione rossonera

Matteo Gabbia è uno dei volti più autentici del Milan contemporaneo. Cresciuto nel settore giovanile rossonero sin dal 2012, quando aveva appena 13 anni, il difensore di Busto Arsizio incarna oggi l’identità e la passione del club che ha sempre amato. Con alle spalle una stagione di crescita al Villarreal e il rientro alla base, è pronto a dare tutto per riportare in alto il Diavolo sotto la guida di Massimiliano Allegri, tecnico che vedeva in panchina già al momento del suo approdo a Milanello. In Australia, durante il tour precampionato, Gabbia ha partecipato con altri compagni a un’iniziativa benefica al Perth Children’s Hospital, prima di parlare a La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue parole.

COM’È ARRIVATO AL MILAN«È stata una bellissima sorpresa e una grande emozione. Mio papà mi portò in un bar dove c’erano Mauro Bianchessi e Luca Grimi, e mi dissero che mi volevano al Milan. Per me, da tifoso rossonero, fu la notizia più bella del mondo».

SI SENTE UN SIMBOLO DEL MILANISMO«Non mi considero un simbolo, ma un ragazzo fortunato a vestire la maglia che ama. So che per restare qui servono costanza e determinazione: ogni giorno cerco di dare il massimo».

IL GOL NEL DERBY«Un bel po’ (ride). È stato un momento magico, qualcosa che non dimenticherò mai».

IL RICORDO DELLO SCUDETTO«Un’annata fantastica. Un gruppo unito, pieno di persone straordinarie. Con alcuni ci sentiamo ancora, è stato davvero speciale».

L’ESPERIENZA AL VILLARREAL«Mi ha fatto crescere tanto, dentro e fuori dal campo. Ora capisco meglio le difficoltà di chi arriva dall’estero, ci sono ostacoli che puoi comprendere solo vivendoli».

AL LAVORO CON ALLEGRI DOPO 13 ANNI«È un orgoglio. Da bambino lo vedevo guidare un Milan pieno di campioni. Ora lavorare con lui è bellissimo».

COSA APPREZZA DI ALLEGRI«La sua attenzione quotidiana, la cura dei dettagli. Anche lo staff ha portato entusiasmo e fiducia: si è creata un’energia positiva».

ALLEGRI È L’UOMO GIUSTO PER RIPARTIRE«Assolutamente sì. Ha esperienza e carisma: ci guiderà verso una stagione importante».

COM’È LO SPOGLIATOIO OGGI«C’è voglia di riscatto. Dopo l’ultima stagione deludente, abbiamo resettato tutto: siamo uniti e determinati».

L’ARRIVO DI MODRIC«Giocare con uno come lui è un sogno. Sarebbe un valore aggiunto enorme, dentro e fuori dal campo».

TEST CONTRO ARSENAL E LIVERPOOL«Sì, sono state prove utili. Abbiamo fatto quanto richiesto dal mister. Ci sono margini di crescita, ma siamo sulla strada giusta».

LE SERATE DI CHAMPIONS«Forse guarderò qualche partita, ma con tanto rammarico. L’obiettivo è tornarci subito».

L’OBIETTIVO CHAMPIONS«Assolutamente. Il Milan merita di essere lì, e faremo di tutto per conquistarla di nuovo».

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