Furia Livaja: «Vi auguro la Serie B» - Calcio News 24
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2014

Furia Livaja: «Vi auguro la Serie B»

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livaja atalanta aprile 2014 ifa

Il croato si sfoga su Facebook: «Soliti giornalisti italiani»

ATALANTA MARKO LIVAJA – Rieccolo, Marko Livaja è tornato a farsi notare. Nessun gol, nè assist, nè giocata degna del talento – grande – di cui dispone. Solamente l’ennesimo colpo di testa, uno dei tanti – troppi – a cui ha abituato il pubblico di Bergamo. Dopo l’addio burrascoso alla banda di Colantuono, anche dalla lontana Russia Livaja ha avuto modo di riservare pensieri ‘affettuosi’ per gli italiani e, probabilmente, per il popolo bergamasco.

GELOSI – Il tutto nasce da un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’ dallo stesso Livaja qualche giorno fa: «Non sono io che non ho rispettato le regole ma altri, che hanno usato i tifosi. Arrivavo dall’Inter, mi hanno preso di mira, c’era invidia tra i compagni. E Colantuono non mi ha aiutato, anzi. In un allenamento ci siamo presi, se non ci dividevano i compagni non so come sarebbe finita». Parole forti, a cui il tecnico bergamasco ha replicato subito: «Con Livaja non c’è stata nessuna rissa, solo uno dei suoi tanti comportamenti sbagliati che si è tradotto in un allontanamento dall’allenamento. Se mi dovessi mettere a parlare oggi di lui, in campo e nel privato, non basterebbe un’enciclopedia». 

SERIE B – Storia finita? Macché. L’atto terzo è andato in scena su Facebook, dove l’attaccante croato ne ha avute per tutti: giornalisti, popolo italiano e Atalanta. «Vedo che i giornalisti italiani scrivono che ho detto che i miei compagni erano gelosi di me hahahahah poverini questi italiani che scrivono e inventano parole…» ha esordito Livaja, il quale ha poi fatto riferimento anche all’episodio della rissa con Colantuono, chiamando in causa anche il capitano della squadra, prima di chiudere ‘in bellezza’: «Ma bene,  cosa aspettarsi dagli italiani? (…)Vi auguro fortuna e di andare in serie B». A chi augura la Serie B? Ai giornalisti, agli italiani o all’Atalanta? L’interpretazione è libera, ma a rigor di logica è anche facile intuire di chi stesse parlando il croato. Che, in questo modo, mette la parola fine sul rapporto con Bergamo e la sua gente.