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Brasile 2014, gruppo F: Nigeria – Argentina, sintesi e pagelle

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messi argentina giugno 2014 ifa

Nigeria-Argentina 2-3: show di Messi, può essere il suo Mondiale. Onore ad un’indomita Nigeria

NIGERIA ARGENTINA GRUPPO F BRASILE 2014 – Nigeria ed Argentina faccia a faccia per stabilire le sorti del girone: serve ad entrambe un punto, agli africani per guadagnarsi la qualificazione agli ottavi di finale ed ai sudamericani per restare in vetta al gruppo F. E dunque collocarsi dalla parte giusta del tabellone. Sia Sabella che Keshi confermano in larghissima parte i blocchi scelti finora: Argentina ancora a tre punte e non riposa neanche Rojo diffidato, la Nigeria se la gioca con un ambizioso 4-2-3-1 volto ad innescare il riferimento offensivo Emenike.

PRIMO TEMPO – Partenza folle: due gol, uno per parte, in quattro minuti. Apre le danze l’Argentina: al 3’ minuto lancio di Mascherano per Di Maria che dall’interno dell’area di rigore centra il palo, irrompe il solito Messi che di prima intenzione spedisce la palla sotto la traversa. Terzo gol in tre partite per il fenomeno sudamericano. Passano pochi secondi ed arriva il pari della Nigeria: è un gol spettacolare, Musa si invola sulla corsia sinistra e lascia andare un destro a giro di rara bellezza che lascia impietrito il non irreprensibile Romero. Al 9’ calcia un inarrestabile Di Maria dalla distanza ma Enyeama risponde presente, dopo pochi istanti è Higuain a sfiorare la rete del nuovo vantaggio. Il copione della gara: ritmi forsennati, l’Argentina gestisce le operazioni ma la Nigeria non resta a guardare e prova a sfruttare la sua velocità in ripartenza. Squillo africano al 27’ minuto: Odemwingie prende palla dai venticinque metri e calcia con potenza verso Romero, tentativo ambizioso che pecca però di precisione. Qualche problema di intesa tra le tre punte argentine sui movimenti negli ultimissimi metri: si ricerca un’intesa che ad oggi ancora non appare fluida. Scatenato Di Maria: al 30’ botta dalla lunga distanza che costringe Enyeama alla deviazione in corner. Al 37’ minuto apprensione Argentina: Sergio Aguero è colto da malanno muscolare e deve abbandonare il campo in luogo del Pocho Lavezzi. Allo scadere due insidiose punizioni consecutive calciate da Leo Messi: sulla prima buona opposizione di Enyeama, sulla seconda la meravigliosa parabola a giro calciata dall’argentino non lascia scampo al portiere africano. E’ un gol fantastico che non lascia più scampo a dubbi: la Pulce c’è. E’ il suo Mondiale e può esserlo fino alla fine.

SECONDO TEMPO – Pronti via ed è subito pareggio Nigeria: la difesa sudamericana lascia una prateria centrale dove si infila Musa con la sua rapidità, l’esterno nigeriano ha poi la freddezza per battere Romero in uscita bassa. Malissimo Garay nell’occasione: pessima scelta del tempo d’uscita. Ma la gara è senza sosta: passano pochi istanti ed al 5’ minuto l’Argentina torna avanti con un colpo di ginocchio di Rojo, il laterale mancino irrompe su un corner calciato da Di Maria e deviato proprio da Garay. L’Argentina dà l’ulteriore dimostrazione di quello che è oramai un assunto: può vincere soltanto grazie al suo enorme talento. Squadra senza equilibrio e razionalità ma dotata di un estro fuori da ogni logica comune. Al 10’ gran palla di Messi in profondità per Higuain che fa il movimento giusto ma non riesce a superare Enyeama in uscita, l’Argentina sfiora ancora il poker sull’asse Rojo-Messi con il secondo ostacolato da Omeruo al momento della battuta vincente. La Nigeria, come chiaramente evinto, non fa da spettatore: clamorosa occasione per Obi Mikel al 17’ minuto da posizione ravvicinata ma la battuta è debole, Keshi deve rinunciare in corso d’opera a Babatunde per una probabile rottura del polso. Al 27’ ennesima accelerazione di Lavezzi poi non finalizzata dal movimento di Higuain, molto attivo il Pocho che sfiora personalmente il gol al 33’ dopo un gioco a due con Alvarez in occasione di un calcio di punizione. Poker cercato anche da Garay al 36’ su assist di Di Maria, il forte centrale argentino ha da farsi perdonare l’errore che ha spianato la strada a Musa per la sua personale doppietta. Gli africani ci provano fino alla fine con tentativi di Musa, Emenike ed Ambrose ma alla fine vince l’Argentina: Seleccion a punteggio pieno, secondo posto del girone alla Nigeria.

COMMENTO – E’ l’Argentina di Leo Messi. L’Argentina del suo fenomeno. Due gol, uno di giustezza e l’altro da calcio piazzato. Una meraviglia a dire il vero. La stella della Pulce oscura i suoi colleghi di reparto nonché le lacune evidenti della linea difensiva: del resto lo si era intuito, i sudamericani possono trionfare soltanto grazie all’enormità del proprio talento e non a superflue ed inutili ricerche di equilibrio. L’irrazionalità dell’Argentina contro una Nigeria che ci ha provato e di questo gli va dato merito: squadra atletica e dinamica, passa il turno grazie alla sconfitta dell’Iran contro la Bosnia. Il primato del girone resta alla Seleccion: entrambe ora aspettano di conoscere l’avversario da sfidare agli ottavi di finale.

 

PAGELLE

Nigeria (4-2-3-1): Enyeama 6; Ambrose 6, Yobo 6, Omeruo 6, Oshaniwa 5.5; Onazi 5.5, Obi Mikel 6.5; Odemwingie 5 (all’80’ Nwofor s.v.), Babatunde 5.5 (al 65’ Uchebo 5), Musa 8; Emenike 6

Argentina (4-3-3): Romero 5.5; Zabaleta 5, Fernández 6, Garay 5, Rojo 6.5; Gago 6, Mascherano 6.5, Di Maria 7; Messi 8.5 (al 63’ Alvarez 6), Higuaín 5.5 (al 90’ Biglia s.v.), Aguero 5.5 (al 37’ Lavezzi 6.5)

 

TABELLINO

Nigeria 2-3 Argentina

Nigeria (4-2-3-1): Enyeama; Ambrose, Yobo, Oshaniwa, Omeruo; Onazi, Obi Mikel; Odemwingie (all’80 Nwofor), Babatunde (al 65’ Uchebo), Musa; Emenike. A disposizione: Ejide, Agbim, Odunlami, Oboabona, Egwuekwe, Azeez, Gabriel, Uzoeny, Ameobi, Moses. Commissario tecnico: Stephen Keshi

Argentina (4-3-3): Romero; Zabaleta, Fernández, Garay, Rojo; Gago, Mascherano, Di Maria; Messi (al 63’ Alvarez), Higuaín (al 90’ Biglia), Aguero (al 37’ Lavezzi). A disposizione: Orion, Andujar, Campagnaro, Demichelis, Basanta, Augusto Fernandez, Perez, Maxi Rodriguez, Palacio. Commissario tecnico: Alejandro Sabella

Marcatori: Messi (A) 3’, Musa (N) 4’, Messi (A) 45’, Musa (N) 48’, Rojo (A) 49’

Ammoniti: Nigeria – Omeruo, Oshaniwa