2014
Italia, Maldini: «Azzurri intelligenti, bellissima partita»
Paolo Maldini elogia Prandelli a La Gazzetta dello Sport
MALDINI ITALIA BRASILE 2014 – Dell’esordio e delle prime impressioni su questa Italia a Brasile 2014 oggi ha parlato un’icona del calcio nostrano come Paolo Maldini, queste le sue parole: «Niente voto per l’Italia ma comunque bellissima partita dopo una fase di prearazione un po’ incerta. Evidentemente le certezze le avevano Prandelli e i giocatori. Il gruppo, nonostante gli infortuni, si era formato prima e la maglia dell’Italia ti fa dare tutto. E poi Buffon è lì, uno come lui si sente anche se non gioca».
DIFESA – Maldini ha aggiunto: «Credo che sia esagerato dire ogni volta che il nostro calcio non è moderno. Sappiamo difendere ma non è un male, al Mondiale c’è chi attacca bene ma difende malissimo. Da noi ormai si gioca ad un ritmo infinitamente più basso rispetto a quelli degli altri grandi campionati europei. Ci sono club che possono fare investimenti infinitamente superiori rispetto alle nostre grandi. Però una cosa sono i club e una cosa le nazionali: il Real Madrid ad esempio è più completo della Spagna».
CALDO – Maldini ha parlato del mondiale ’94: «Contro l’Inghilterra ho visto un modo di giocare intelligente e forse anche adattato al clima, anche nel 1994 Sacchi stravolse gli allenamenti in funzione delle partite. Non è poi così caldo, loro sono fortunati, nel 1994 noi avevamo giocato anche a mezzogiorno, con 40 gradi. Per il resto, è presto per sbilanciarsi dopo una partita sola, ma questo gruppo è capace di essere squadra e non mi meraviglierei visto che è nel nostro dna».
QUALITA‘ – Maldini ha proseguito: «Ogni allenatore prova a alzare il tasso tecnico, poi dipende da ciò che riesce a tirar fuori dai singoli. Alle volte sottovalutiamo i giocatori, è successo anche con Candreva che fa le due fasi in maniera ottima. Prandelli non è un eretico, ha solo fatto un ragionamento semplice, il calcio di qualità lo fanno i giocatori di qualità, io la qualità ce l’ho soprattutto a centrocampo, dunque punto su di loro. Era giusto provare a mettere Verratti assieme a Pirlo. Non bisogna mai aver paura di cambiare qualcosa».
PIRLO – Ancora Maldini: «Tutto passa da Pirlo, veramente tutto. Sa giocare corto e lungo, e se non sai a chi darl la dai a lui, poi se corri sai già che ti darà la palla. Pirlo è fondamentale sempre e tanto più se fa tanto caldo, fai girare palla e sfianchi gli avversari come è successo agli inglesi. Darmian? Lo conosco, è un ragazzo serio e per lui invece ha arlato il campionato appena finito, potrà dare la sana incoscienza che danno i giovani».
BALOTELLI – «A livello mediatico il Mondiale è decisivo per Balotelli. Spero abbia trovato anche la tranquillità interiore che gli serve e che possa essere protagonista pure sul campo, è partito alla grande e spero che possa mentenersi così, poi deve maturare e questa è l’età giusta, poi il Mondiale aiuta a diventare uomo e giocatore vero e quindi a consacrarsi» ha chiuso Maldini a La Gazzetta dello Sport.