2014
Australia-Olanda, i precedenti dicono Socceroos
Australia-Olanda: probabili formazioni, uomini chiave, precedenti e curiosità
AUSTRALIA OLANDA PROBABILI FORMAZIONI – Seconda tornata del Gruppo C, lì dove non è mancata la grande sorpresa: la ribattezzata caduta degli dei, con la Spagna letteralmente umiliata dall’Olanda di Louis Van Gaal con un traumatizzante 1-5. Orange dunque sulle ali dell’entusiasmo contro un’Australia invece già costretta – come da preventivo – a rincorrere il miracolo: servirà arrestare l’avanzata olandese per continuare a sperare in una qualificazione che, considerando il tasso di difficoltà del girone, è opera assolutamente proibitiva.
LE PROBABILI FORMAZIONI – L’Australia di Postecoglou dovrebbe schierarsi con un 4-4-1-1 coperto nel tentativo di opporre resistenza al dinamismo avversario e sfruttare le ripartenze: l’obiettivo è quello di esaltare il tempismo di Tim Cahill, unico calciatore australiano con reale cognizione di causa. Aria di conferme – e ci mancherebbe altro – in casa Olanda: la manita rifilata alla Spagna può ampiamente bastare per un feedback positivo al lavoro svolto finora. Dunque si procede sul sentiero intrapreso: mix tra esperienza e gioventù, spazio ai vari De Vrij, Martins Indi, Janmaat, Blind ad ai capisaldi Robben, Sneijder e Van Persie.
Australia (4-4-1-1): Ryan; Wilkinson, Davidson, Franjic, Spiranovic; Leckie, Milligan, Jedinak, Oar; Bresciano; Cahill. A disposizione: Langerac, Galekovic, Wright, Taggart, Halloran, Bozanic, Troisi, Holland, McKay, McGowan, Vidosic, Luongo. Commissario tecnico: Ange Postecoglu.
Olanda (3-5-2): Cillessen; De Vrij, Vlaar, Martins Indi; Janmaat, De Guzman, De Jong, Sneijder, Blind; Van Persie, Robben. A disposizione: Vorm, Krul, Kuyt, Huntelaar, Verhaeg, Lens, Wijnald, Fer, Clasie, Depay, Kongolo, Veltman. Commissario tecnico: Louis Van Gaal.
GLI UOMINI CHIAVE – Per i Socceroos sono due: Mile Jedinak e Tim Cahill. Il primo ha completamente toppato la sfida d’esordio con il Cile ed è chiamato alla reazione, quantomeno a garantire ai suoi l’esperienza accumulata nelle 107 presenze in Inghilterra con la maglia del Crystal Palace. Il peso offensivo è invece interamente affidato all’intelligenza calcistica di Tim Cahill, che non a caso ha già timbrato il cartellino in una gara iniziale che l’Australia ha condotto con estrema difficoltà. Dall’altra parte facile dire Robben e Van Persie dopo quanto ammirato contro la Spagna: per scappare dalla banalità indichiamo i due esterni – Janmaat a destra e Blind a sinistra – che considerato l’approccio tattico scelto da Van Gaal hanno l’indispensabile funzione di ricoprire con massima efficacia fase difensiva ed offensiva. Militanti rispettivamente nel Feyenoord e nell’Ajax, i top club europei hanno messo gli occhi su due laterali tuttofare che – classe ’89 e ’90 – sono giovani ma già dotati di una certa esperienza internazionale.
PRECEDENTI – Sono tre e raccontano clamorosamente di una superiorità australiana: due pareggi ed una vittoria dei Socceroos. La ragione? Probabilmente è dato spiegato dalla circostanza per cui le due nazionali si siano incontrate sempre in partite amichevoli. La prima si è giocata a Rotterdam il 4 luglio del 2006 ed è terminata sul risultato di 1-1 (Van Nistelrooy, Cahill), la seconda il 6 settembre del 2009 ad Eindhoven ed ha visto imporsi l’Australia in trasferta con il risultato di 1-2 (Huntelaar, Kewell, Kennedy) e l’ultima in Oceania a Sidney dove si è registrato un pareggio a reti inviolate. Tra Australia ed Olanda sarà dunque la prima sfida di una competizione internazionale.
CURIOSITA’ – Detto implicitamente del fatto che l’Olanda non abbia mai battuto nella sua storia la nazionale australiana, ha invece sempre sconfitto squadre appartenenti all’Asian Football Confederations incontrate nel corso di un Mondiale: è accaduto nel 1978 con l’Iran (3-0), nel 1994 con l’Arabia Saudita (2-1), nel 1998 con la Corea del Sud (5-0) e nel 2010 con il Giappone (1-0). Sarà cinque su cinque? Gli australiani sperano nel contrario e confermano la tradizione straniera dei propri selezionatori: nel 2006 e nel 2010 toccò a due allenatori olandesi – Guus Hiddink e Pim Verbeek – mentre nell’attuale competizione tocca ad Ange Postecoglou, di nazionalità australiana ma nativo di Atene. E chiamato ad una vera e propria impresa.